2 maggio 2024
Aggiornato 05:30
Formula 1 | GP Singapore - Pagelle

Formula 1, pagelle GP Singapore: la sagra delle occasioni perse

La sfortuna si accanisce con Rosberg e le Ferrari favorendo le Red Bull e negandoci una gara che altrimenti sarebbe stata più incerta e forse spettacolare. Ma a Hamilton va bene così, anzi va benissimo

SINGAPORE - Gran Premio avvincente ma solo nel finale quello di Singapore, privo quasi totalmente di sorpassi. Gli unici colpi di scena sono stati il doppio spegnimento della Mercedes di Rosberg in partenza e alla prima sosta, l’ingresso della safety car poco dopo la metà di gara con il cambio gomme sbagliato di Alonso, e l’ultima sosta di Hamilton che ha regalato la testa a Vettel solo per tre curve. Tanto basta per giustificare voti solo di poco sopra la sufficienza per quasi tutti i protagonisti. Tutti tranne uno.

HAMILTON - VOTO 9
Il dieci lo meriterà solo quando riuscirà a vincere il mondiale. Per ora questo sorpasso in classifica ne vale mille altri in pista. A Singapore l’inglese è stato bravo e fortunato, demolendo Rosberg anche sul piano psicologico con quella pole soffiata per soli sette millesimi. In gara poi è stato un martello dall’inizio alla fine. Partito a razzo, è rimasto saldamente in testa fino all’ultima sosta. L’unica vettura in pista capace di rovinare la sua gara poteva essere la safety car, ma ci è riuscita solo per poche curve, giusto il tempo di ripassare Vettel, salutare con la manina e andarsene di nuovo. Venticinque punti tondi tondi che lo portano a +3 da Rosberg in classifica. Non osiamo immaginare cosa succederà tra loro nelle ultime cinque gare.

ROSBERG - VOTO 6,5
Si è ritirato al giro numero 15 perché la sua monoposto oggi di correre non ne aveva proprio alcuna voglia. La sua gara quindi non è giudicabile, ma il voto è per il self control dimostrato dopo. Un altro al posto suo, con un titolo mondiale in ballo, avrebbe come minimo distrutto il box, o quantomeno preso uno dei tre volanti cambiati, tutti mal funzionanti, e fatto in mille pezzi. Lui invece non si è scomposto, è sceso dalle vettura e ha tenuto per mezz’ora il casco in testa. Quali e quanti sproloqui siano partiti da sotto la visiera non è dato saperlo, ma finita la gara ha dichiarato seraficamente di essere deluso e basta, nulla di più. Voto dieci e lode per la prova attoriale.

ALONSO - VOTO 7+
Primo e secondo miglior tempo nelle libere, quinto in qualifica, secondo in gara. Anzi no, quarto perché la safety car purtroppo è entrata nel momento sbagliato, quando con le supersoft appena montate stava rifilando un distacco decisivo alle Red Bull. Vero, è stata una sfortuna, ma la decisione di tornare nei box e rientrare dietro Vettel e Ricciardo, su questo tracciato dove i sorpassi sono impossibili, non è stato propriamente un colpo di genio. Forse al muretto Ferrari hanno dato per scontato che sarebbero rientrati anche gli altri, vedendo che così non è stato si saranno subito mangiati le mani. Alla fine paga Alonso che avrebbe meritato il podio. La sua prestazione, di cuore e di testa, resta comunque positiva e degna di nota.

VETTEL - VOTO 7
A Singapore ha vinto per tre anni di fila (dal 2011 al 2013) e anche in questa occasione il feeling con questo tracciato ha fatto la differenza. Senza l’ingresso della safety car sarebbe arrivato probabilmente dietro Alonso ma, nonostante le gomme in calo nei giri finali, ha saputo difendersi da Ricciardo che ne aveva decisamente di più.

RICCIARDO - VOTO 6,5
Partito dalla terza posizione, al via si è fatto passare sia da Vettel che da Alonso, e lì è rimasto per tutto il resto della gara, senza gloria e senza infamia. Poteva fare meglio forse, ma anche peggio sen fosse entrata la safety car. Voto di stima, più che altro.

RAIKKONEN - VOTO 6
Questa volta al finlandese non si può davvero imputare nulla. A condizionare la sua gara è stato senza dubbio il problema alla power unit che gli ha impedito di completare l’ultimo decisivo giro delle qualifiche. Fosse partito da una posizione più avanzata in griglia probabilmente avrebbe dato anche lui fastidio alle Red Bull. Per tutta la gara, invece, ha dovuto sgomitare con le Williams di Massa e Bottas. Clienti difficili per chiunque, soprattutto di questi tempi. Su un altro circuito avremmo assistito ad una bella lotta, ma a Singapore, come detto, di sorpassi se ne vedono sempre pochi.