Bettini: «Al Governo manca salto di qualità, indispensabile anche alla tenuta di Zingaretti»
E' quanto scrive Goffredo Bettini, componente della direzione nazionale del Pd, in un lungo editoriale pubblicato dal portale online Tpi.it: «Calenda l'incompatibile, Renzi disorienta anche ammiratori»
Al governo Conte e alla maggioranza «manca quel salto di qualità che non riusciamo ancora a produrre. Che ci permetterebbe di ragionare come una nuova classe dirigente per l'Italia del domani. Ci manca la capacità di vedere e di appassionarci attorno ad una prospettiva storica, senza essere condizionati e infestati da leader che considerano la storia solo ciò che loro stessi, personalmente, sperano di poter ottenere nelle loro carriere. Il Premier per guidare questo nuovo processo c'è. Ed è Conte». E' quanto scrive Goffredo Bettini, componente della direzione nazionale del Pd, in un lungo editoriale pubblicato dal portale online Tpi.it.
«Ma serve, soprattutto a lui quel salto a cui mi riferivo prima; indispensabile anche alla stessa tenuta di Zingaretti, che altrimenti non potrà da solo fermare il precipitare degli avvenimenti negativi. Infatti su di lui, il più mite e quello senza il tormento di accrescere il suo potere e la sua forza, si scaricheranno, anche nel partito, le tensioni di una situazione generale di irresponsabilità, incertezza e debolezza. Ma si illudono coloro che pensano che al Pd e allo stesso Zingaretti, per quanto lo posso conoscere, sia accettabile questo destino e sia 'dolce naufragare in questo mare'», conclude Bettini.
«Calenda l'incompatibile, Renzi disorienta anche ammiratori»
«Con le scissioni dal Pd pareva potersi costituire un polo unitario liberale con Calenda, Renzi e la Bonino, in grado anche di attrarre tante personalità moderate, persino conservatrici, dell'area di Forza Italia, indisposte a sottostare al comando di Salvini e della Meloni. Non si è realizzato nulla di tutto questo».
«Calenda è incompatibile non solo con il Movimento 5stelle, ma con tutti quelli che non sono lui. E Renzi, che disorienta anche il suo più appassionato ammiratore affermando che non c'è possibilità di un rapporto vero e duraturo con il Movimento 5stelle e nello stesso tempo proponendo un patto nell'attuale governo per durare fino alla scadenza della Presidenza della Repubblica e, quindi, per affrontare inevitabilmente insieme tutta la strategia di utilizzo delle risorse del Recovery fund nei prossimi decisivi 18 mesi».
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