2 maggio 2024
Aggiornato 22:00
Europa al bivio

Gualtieri: «Accordo Eurogruppo ottimo primo tempo»

Il Ministro dell'Economia: «Adesso dobbiamo vincere la partita al Consiglio europeo. Sul Mes è stata eliminata ogni condizionalità. Da Meloni e Salvini accuse grottesche»

Il Ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri
Il Ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri Foto: ANSA

ROMA - «E' stato un ottimo primo tempo, naturalmente adesso dobbiamo vincere la partita al Consiglio Europeo». Lo ha detto il ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri, a Unomattina su Rai Uno. «Con questo rapporto che l'Eurogruppo ha approvato, da presentare ai leader del Consiglio europeo, si è passati - ha aggiunto Gualtieri - da un testo originario che noi avevamo respinto, su cui avevamo messo il veto che conteneva come unica proposta il Mes con alcune condizioni, e, grazie alla nostra battaglia e alla nostra iniziativa e alla lettera che il presidente Conte ha promosso insieme ad altri otto capi di Stato e di governo europei chiedendo strumenti straordinari, siamo arrivati ad un testo che propone quattro strumenti».

«Da Meloni e Salvini accuse grottesche»

Per noi questo pacchetto esiste solo se ci sono tutti e quattro i suoi elementi. L'ho detto chiaramente e saremo molto determinati. Sul Mes è stata eliminata ogni condizionalità, si è introdotto uno strumento facoltativo, una linea di liquidità fino al 2% del Pil, che può essere attivato senza condizione». Quelle arrivate all'indirizzo del governo, dopo l'accordo raggiunto all'Eurogruppo, «sono accuse abbastanza grottesche. Salvini e Meloni ignorano che il Mes già esiste».

«L'Italia non ha firmato nulla, non ha fatto richiesta di aderire a nessun prestito Mes. Ha semplicemente consentito che, tra le quattro proposte sul tavolo per il Consiglio europeo, ci sia anche quella di aggiungere agli attuali strumenti del Mes che già esistono anche uno strumento senza condizionalità».

«Ok a proposta Italia, emissione titoli comuni»

«Per la prima volta si mette sul tavolo un Fondo per la ripresa finanziato con l'emissione di titoli comuni, che è esattamente la proposta dell'Italia». Inoltre, «è stata proposta la costituzione di un grande fondo da 200 miliardi della Bei per sostenere il credito e la liquidità delle imprese di tutti i paesi europei e, poi, è stato proposto un meccanismo della Commissione che, con 100 miliardi, alimenterà strumenti quali la cassa integrazione dei vari paesi, ha concluso».

«Italia non ha deciso di accedere a Mes»

«Sul Mes, contrariamente alla proposta originaria, è stata eliminata ogni condizionalità».Il Mes è «uno strumento facoltativo e l'Italia non ha deciso di accedervi» ma «semplicemente si mette a disposizione di chi lo vorrà un'altra linea di liquidità che può arrivare fino al 2% del Pil che può essere attivata senza nessuna condizione. Non chiediamo la mutualizzazione del debito passato, ma che le risorse necessarie per la sfida contro il virus siano risorse comuni».

«L'Italia ha detto e ripetuto, l'ho detto io e il presidente Conte tante volte che consideriamo il Mes come tale non adeguato ad affrontare questa crisi. Quindi è bene che, per quei Paesi che lo vogliono, ci sia anche una linea di credito senza condizionalità. Per affrontare questa crisi - ha aggiunto il ministro - serve ben altro. Per questo il centro della battaglia dell'Italia è la costituzione di questo grande Fondo per la ripresa che deve avere dimensioni molto consistenti per aiutare tutti i Paesi a sostenere la battaglia economica per uscire da questa crisi più forti».

«Su recovery plan ci sarà battaglia dura»

«Sul recovery plan ci sarà la battaglia più dura perchè l'Italia, insieme ad un folto gruppo di alleati, chiede che questo strumenti sia messo in campo rapidamente e che abbia una dimensione grande, proprio attraverso l'emissione di eurobond, di titoli comuni. Ci sono alcuni Paesi che si oppongono a questa proposta - ha aggiunto - però siamo riusciti a metterla sul tavolo come una delle quattro proposte».

«Condizionalità alleggerita Mes è radicale cambiamento»

La condizionalità «alleggerita» sul ricorso al Mes nella crisi da coronavirus è così definita in quanto «non ci sono richieste di austerità o aggiustamento del deficit, ma si chiede solo che i fondi e le risorse che arrivano dal Mes vengano utilizzati per affrontare le spese sanitarie, dirette e indirette, legate alla crisi covid19». Lo precisano fondi del ministero dell'Economia, in merito alle decisioni dell'Eurogruppo, aggiungendo che «si tratta di un radicale cambiamento della normale operatività del Mes».