27 aprile 2024
Aggiornato 01:00
MotoGP | Test Sepang

Beltramo e Sanchini: Che passi avanti di Ducati e Yamaha

I primi test pre-campionato in Malesia ci consegnano una Desmosedici migliorata e sempre più adatta allo stile di guida di Lorenzo e anche una M1 nata meglio

MILANO – Il nostro Paolo Beltramo analizza con Mauro Sanchini la conclusione della tre giorni di test pre-campionato della MotoGP 2018 in Malesia. «La novità più interessante è il record assoluto di Jorge Lorenzo – conferma il commentatore di Sky Sport MotoGP – Probabilmente questa nuova Ducati con il motore modificato, tirato un pochettino più in alto, e che permette di avere delle soluzioni più ampie sull'avantreno è diventata più simile alla guida che lui predilige. Guardando le immagini di oggi ho visto un cambio di direzione molto rapido, lui apre il gas presto e riesce a guidare molto tecnico e pulito, e Dall'Igna, con questo nuovo mezzo, glielo può permettere». Gli fa eco Paolone: «Tanti piccoli passi in avanti su una moto che era già buona, perché l'anno scorso qui a Sepang ottenne la doppietta e nel 2016 vinse Andrea Dovizioso». Chiosa Sanchini: «È una pista che si adatta alla Ducati, ed era così anche prima, ma mi sembra che la moto sia migliorata in maniera abbastanza significativa».

Chi non spinge
Sono invece da mettere in prospettiva i riscontri cronometrici ottenuti dagli altri team, a partire dal campione del mondo in carica che si è fermato all'ottavo posto: «Lorenzo voleva il riscatto dello scorso anno, ma Marc Marquez oggi non si è dannato l'anima per ottenere il tempo sul giro», spiega il Sankio. Gli unici tra i migliori a non aver abbassato il loro tempo sono stati invece i piloti della Yamaha, Valentino Rossi e Maverick Vinales: «Che, però, già ieri avevano fatto un gran crono – prosegue l'ex pilota – Potevano magari aspirare a scendere anche loro sotto il muro dell'1:59, ma hanno ottenuto dei risultati molto validi. Forse oggi hanno prolungato il loro lavoro sulla messa a punto e su altre questioni che non li hanno resi così veloci».

Progressi in Yamaha
La conferma che la nuova Yamaha è nata meglio di quella dell'anno scorso è arrivata dal pilota satellite Johann Zarco: «Ha voluto a tutti i costi insistere che la moto 2017 andasse bene, ma alla fine gli è toccato dare ragione a Valentino Rossi», sottolinea Beltramo. «Se due nomi come Vinales e Rossi dicono che non funziona sempre bene... – ribadisce Sanchini – Parliamo di due piloti che hanno vinto e sanno vincere. Infatti anche Zarco si è allineato alla loro direzione». La casa dei Diapason riparte dunque dal telaio e dal motore 2016: «Nella passata stagione non era solo il telaio che non lavorava bene, ma anche le caratteristiche di quel motore che non riuscivano ad esprimersi al meglio. Ma prima di promuovere la nuova M1 aspettiamo altre piste, perché a Sepang anche la versione 2017 andava bene: se non fosse venuto a piovere Valentino avrebbe potuto vincere la gara. Al di là del tempo, conta il feeling dei piloti, e sia Valentino che Vinales si sono detti contenti».