2 maggio 2024
Aggiornato 00:00
MotoGP | Gran Premio d'Australia

Beltramo: Dovizioso è da Mondiale (con o senza Lorenzo)

Il duello tra Andrea e Marquez sta infiammando il finale di stagione. Desmodovi viene dal successo di Motegi e ha acquisito consapevolezza, colmando le mancanze che gli impedivano di battere rivali ostici come Marc. Difficile che lo possa aiutare il gioco di squadra con Jorge: la lotta sarà diretta

MILANO – Il Motomondiale torna in pista in Australia, a una sola settimana di distanza dal Gran Premio del Giappone, e gli occhi sono sempre puntati sullo scontro diretto per il Mondiale: «Il duello che sta infiammando questo finale di campionato, ma che lo ha tenuto vivo per praticamente tutta la stagione – racconta il nostro Paolo Beltramo – Dovizioso contro Marquez: perché ha undici punti da recuperare, perché viene dal successo di Motegi, perché quest'anno ha ottenuto cinque delle sue sette vittorie in MotoGP, e ci corre da dieci anni. Questo Dovizioso è un po' diverso: lui dice di no, ma io sono convinto che qualcosina sia scattata nella sua testa, semplicemente consapevolezza. Non è diventato più bravo a guidare, ma ha riempito quei vuoti che gli mancavano per mettersi dietro gente come Marquez. E Marc ha considerato che deve curarlo un po' di più, tenerlo presente».

Un aiutino
Ci saranno giochi di squadra nella Rossa? «Ducati è bella, solida, costante – prosegue Paolone – E tutti si chiedono se Lorenzo aiuterà Dovizioso o meno. Penso che sarà difficilissimo: dovrebbero ritrovarsi primo Lorenzo, secondo Dovizioso e terzo Marquez, una situazione abbastanza improbabile. Potrebbe invece aiutarlo arrivando davanti a Marc. Credo che questo Mondiale se lo giocheranno direttamente loro due in pista, a colpi di gas, qualche sportellata, concentrazione, cercando di non commettere errori ma di essere aggressivi e veloci. Un bellissimo duello tutto da vedere». Sul quale potrebbe metterci lo zampino il meteo: «Le previsioni sono di un weekend difficile, con temperature abbastanza basse e possibilità di pioggia, un'altra volta. D'altronde oramai siamo abituati. La cosa che tutti tenderebbero ad evitare, a parte forse Marquez che finora ci ha sempre azzeccato, è il cambio moto, che è sempre un terno al lotto: è un fattore di rischio, basta entrare un giro prima o dopo per perdere la gara. Questo campionato così bello vorrei che si decidesse senza questo tipo di azzardi: ce ne sono stati abbastanza».