26 aprile 2024
Aggiornato 06:00
Domani il team in blu ha fissato un altro collaudo in solitaria

La Yamaha fa sul serio: prova due nuovi telai per uscire dalla crisi. E il lavoro non è finito

Alle pesanti difficoltà emerse di ieri, la casa di Iwata risponde subito affidando a Maverick Vinales e Valentino Rossi un diverso chassis a testa durante il test dopo-gara di oggi. Le prime sensazioni sono positive per entrambi, ma domani i piloti se li scambieranno per ottenere una conferma

Maverick Vinales prova il nuovo telaio Yamaha nella giornata di test dopo-gara a Barcellona
Maverick Vinales prova il nuovo telaio Yamaha nella giornata di test dopo-gara a Barcellona Foto: MotoGP

BARCELLONA – Non un solo nuovo telaio, ma addirittura due. Per tentare di uscire dallo stato di crisi in cui è precipitata ieri, la Yamaha schiera l'artiglieria pesante nella giornata di test dopo-gara sul circuito di Barcellona. Un nuovo chassis confrontato direttamente con il vecchio da Maverick Vinales, l'altro affidato alle sapienti mani di Valentino Rossi. E qualche riscontro positivo sembra esserci, almeno stando ai risultati del cronometro: Top Gun è rimasto stabilmente nelle prime posizioni fino a chiudere secondo, con un distacco inferiore a quattro decimi. «Abbiamo provato molte soluzioni, alcune nuove messe a punto e mi sono trovato a mio agio per tutta la giornata – ammette il leader del Mondiale, che verso fine giornata ha montato anche una nuova carena – Ho guidato bene, con grande fiducia, specialmente con il caldo del pomeriggio (condizioni sulle quali si è particolarmente concentrato il suo lavoro, ndr), e mi sono tenuto stabilmente sul passo dell'1:45-1:46». Il suo compagno di squadra non è invece andato in cerca del tempo: ha staccato il suo miglior crono al quinto giro (sufficiente a piazzarlo decimo in classifica) dedicando poi tutti i restanti 69 alla messa a punto della sua M1: «Una buona giornata – conferma anche il Dottore – Abbiamo capito molto sui punti dove possiamo migliorare. Non abbiamo ancora risolto tutti i problemi, ma la sensazione è migliorata». E il fatto che lo sviluppo proceda bene e speditamente per la casa di Iwata lo conferma anche la decisione di fermarsi al Montmelò domani, per un'ulteriore sessione di prove, stavolta in solitaria: «Domani i piloti si scambieranno i telai per confermare le impressioni – rivela il team manager Maio Meregalli – Ma per ora siamo soddisfati: Maverick è stato sempre veloce, anche con gomme usate, mentre Valentino ha trovato più fiducia nelle aree dove voleva migliorare».

Marquez ritrova la sua gomma
Più tranquilla la situazione in casa Honda, dove i piloti si sono concentrati su prove di assetto, elettronica e soprattutto gomme. Marc Marquez è stato il più veloce proprio al penultimo dei suoi 82 giri, con un tempo di 1:44.071, a un decimo dalla pole di sabato scorso: «Non abbiamo provato nulla di particolarmente nuovo sulla moto – spiega – In compenso abbiamo girato molto per adattare il mio stile di guida in modo da gestire meglio le gomme. A farmi sentire molto meglio è stata la gomma anteriore simmetrica portata qui dalla Michelin, molto più simile a quella dell'anno scorso: appena l'ho montata mi sono ritrovato a mio agio, perché è molto più stabile. E sono tornato a sorridere, almeno in pista». Il team Ducati, vincitore ieri con Andrea Dovizioso, non ha invece preso parte al test.