Roma, Meloni: «Gli immigrati che delinquono vanno rispediti a casa loro»
Per la candidata al Campidoglio, per gestire al meglio il problema immigrazione bisognerebbe affrontare la questione sul piano della politica estera. In merito ai rom, bisogna usare «buon senso»: piazzole temporanee per i nomadi
ROMA - Selezionare i migranti in arrivo, lottare contro il fondamentalismo, usare il 'buon senso' nella gestione dei rom: la ricetta di Giorgia Meloni, candidata sindaco di Roma per Fratelli d'Italia sostenuta anche dalla Lega, intervistata negli studi di Askanews. «Si potrebbe selezionare chi arriva da noi, mentre l'Italia fa una politica delle porte aperte a 360 gradi», dice la candidata romana.
Serve una politica estera diversa
«Un governo serio affronterebbe seriamente la questione sul piano della politica estera, per esempio nel rapporto con la Libia, nella lotta al fondamentalismo - continua Giorgia Meloni -. Noi vogliamo prendere tutti i siriani che arrivano ma curiosamente non andiamo a combattere il fondamentalismo in Siria». La candidata di FdI si dice per il sostegno a tutti i governi legittimi che combattono il fondamentalismo: «Non è che quelli che arrivano da noi abbiano più diritto a vivere di quelli che muoiono a casa loro». Quindi una diversa politica estera e una diversa selezione di chi può arrivare, perché da noi non arrivano profughi ma, «nella stragrande maggioranza dei casi, immigrati clandestini che scappano dalla fame», spiega ancora. Poi l'attacco al Govrno e al ministro degli Esteri: «Gentiloni ci dice addirittura che dobbiamo accogliere i migranti climatici, quelli che scappano dal caldo... Come dire un miliardo e duecento milioni di persone».
Con i rom serve «buon senso»
«Per tenere poi le persone nelle condizioni in cui le teniamo noi: gente che occupa stabili, che fa un po' come vuole, che vive in totale abbandono: lo dico pensando a Roma. Io penso che se un immigrato arriva qui, viene accolto da noi, occupa abusivamente uno stabile e delinque, lo devi rispedire a casa sua» aggiunge Meloni. Anche in merito alla questione dei campi rom, dice la candidata di Fratelli d'italia sostenuta da Salvini, «bisogna usare il buon senso. Se sei nomade non sei stanziale. Se sei nomade ti allestisco delle piazzole di sosta temporanee, vieni, stai sei mesi, ti allacci le utenze, poi ti sposti. Se sei stanziale, ti metti in fila per una casa popolare come gli altri». Infine «un accenno velocissimo all'accattonaggio dei bambini. Ci sentiamo tanto umani perché quando vediamo un bambino rom che chiede l'elemosina glielo lasciamo fare, ma non manderemmo i nostri figli a chiedere l'elemosina. Io dico lotta totale all'accattonaggio».
(fonte Askanews)
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