5 dicembre 2023
Aggiornato 09:30
Il nodo referendum

Riforme, Renzi: Si riducono le poltrone, il Senato non sarà più un luogo dove prendere gli stipendi

Le riforme sono "finalmente un elemento di chiarezza che otterrà il consenso dei cittadini perché va verso gli interessi dei cittadini. Se qualcuno ha cambiato idea, anche nel mio partito, ce ne faremo una ragione"

ROMA - Matteo Renzi ha commentato da Città del Messico la decisione di parte della minoranza Pd di non firmare la richiesta per il referendum sulle riforme costituzionali. "Ormai non è più una novità. Su alcune questioni possono esserci opinioni diverse, invece dentro il Pd c'è una parte che ormai fa opposizione su tutto - ha detto - dobbiamo prenderne atto".

"Queste riforme riguardano il numero dei politici"
Il referendum era stata una scelta "presa tutti insieme per coinvolgere i cittadini. Se qualcuno ha cambiato idea mi dispiace ma non conta. Andremo comunque a chiedere il parere ai cittadini e per essere molto chiari dobbiamo avere il coraggio di dire che queste riforme riguardano il numero dei politici".

"Qui si riducono le poltrone"
Secondo il presidente del Consiglio "è chiaro che una parte dei politici non vuole cambiare, perché si riducono le poltrone, ci sono 315 posti in meno, il Senato non sarà più un luogo dove prendere gli stipendi, si riducono consiglieri e indennità regionali. Le riforme invece sono finalmente un elemento di chiarezza che otterrà il consenso dei cittadini perché va verso gli interessi dei cittadini. Se qualcuno ha cambiato idea, anche nel mio partito, ce ne faremo una ragione e continueremo a lavorare perché penso che dopo 30 anni di chiacchiere è arrivato il momento di fare le cose. Se loro cambiano idea, noi non ci fermiamo e andiamo avanti".