29 marzo 2024
Aggiornato 15:00
Il deputato commenta le parole del premier

Equitalia, Di Maio: L'annuncio di Renzi mi sa tanto di fregatura, ha paura di perdere

Matteo Renzi annuncia che entro il 2018 Equitalia verrà chiusa. Per il M5S è l'ennesima «fregatura» del premier che, alla vigilia delle elezioni amministrative, si spende in promesse che non potrà mantenere

ROMA«Renzi è un generatore automatico di annunci che poi non sono seguiti da fatti». È così che Luigi Di Maio commenta le parole del premier sulla prossima abolizione di Equitalia, inserita - a detta del presidente del Consiglio - nel disegno di una riorganizzazione delle agenzie. «Sentire il presidente del Consiglio affrontare il tema Equitalia a me sa tanto di fregatura», dice il deputato grillino, che lancia un appello accorato ai cittadini in vista delle prossime elezioni: «Non fatevi fregare ancora una volta».

L'annuncio non è seguito dai fatti
Capita ad ogni elezione amministrativa che ci sia un annuncio che non è seguito dai fatti e, soprattutto in questo momento, l'atteggiamento del premier  – a detta del deputato pentastellato – dimostra che il Governo si trova in una posizione di debolezza: Renzi ha paura di perdere le elezioni amministrative e, soprattutto, le grandi città. I comuni guidati dal M5S hanno aperto la strada su diversi temi e «adesso ci viene dietro anche il Governo centrale». In dieci comuni amministrati dal Movimento 5 Stelle, «Equitalia non c'è più. È stata cacciata». Le accuse di populismo al M5S per la proposta di abolizione dell'agenzia sono state sostituite, oggi, dalla stessa proposta arrivata dritta dritta dal premier.

Battaglia storica del Movimento
Negli ultimi giorni il capo del Governo ha lanciato diversi annunci: quello degli ottanta euro ai pensionati, quello del bonus bebè, quello del bonus studenti e, da ultimo, un taglio alle tasse con annesso pensionamento di Equitalia. «Più che un presidente del Consiglio, Renzi mi sembra un generatore automatico di annunci», dice il vicepresidente della Camera. Se davvero si vuole abolire Equitalia nel nostro Paese – continua Di Maio – la proposta di legge del Movimento 5 Stelle è già pronta: «Discutiamola la settimana prossima alla Camera dei Deputati e al Senato della Repubblica». Come spiega il deputato, per quanto riguarda il M5S, Equitalia sarebbe uno dei principali responsabili in Italia della chiusura delle imprese e dell'alto tasso di suicidi di imprenditori. Non è un'accusa ai dipendenti dell'agenzia, ma a «chi l'ha creata e sostenuta in tutti questi anni».

«Il mostro che uccide le imprese»
Anche sul Blog di Beppe Grillo, a poche ore dalle parole del premier, spunta un post sull'abolizione di Equitalia, che, a detta di chi scrive, «deve essere abolita domani», senza aspettare il 2018 come annncia Renzi: «Quante persone devono ancora suicidarsi prima che il governo si accorga del mostro che uccide persone e imprese?». L'accusa al premier è netta: quella della chiusura di Equitalia è un appetitoso boccone pre elettorale. «Lo mettono sul piatto come merce elettorale giocando con la disperazione di migliaia di persone», si legge. Chiudere l'agenzia è, in effetti, una battaglia storica del Movimento di Beppe Grillo. Progetto a cui il Governo guidato dal Pd ha sempre messo i bastoni tra le ruote, dicono i grillini. Quando, infatti, il Governo venne «messo alle strette» da un progetto di legge del M5S, il deputato Pd Marco Causi ha presentato un emendamento per sopprimere il testovotato dalla maggioranza il 10 luglio 2014, scrivono i grillini. I comuni amministrati dai pentastellati hanno già messo in moto un processo volto alla soppressione dell'istituto, che aspettano i sindaci Pd a fare lo stesso?, si chiedono i pentastellati. 

La proposta del M5S
Le cartelle di Equitalia sono l'incubo dei contribuenti e delle piccole imprese, e fin dal 2007 «questa sciagura nazionale è stata forte con i deboli e debole con i forti». Il Movimento, per far fronte alla situazione disastrosa, ha attivato dei «centri SOS AntiEquitalia» che – come spiegano i pentastellati – hanno aiutato e aiutano migliaia di persone e ha fatto loro risparmiare migliaia di euro evitando drammi familiari e personali. Per il Movimento 5 Stelle, la riscossione andrebbe gestita dall'Agenzia delle Entrate e dalle amministrazioni comunali sul territorio. La proposta, a prima firma Azzurra Cancelleri, prevedeva inoltre anche l'estinzione di interessi, more, aggi e sanzioni maturati fino alla data di entrata in vigore della legge «per il ritardato o mancato pagamento delle cartelle esattoriali, sostituiti dal pagamento di un interesse pari alla misura del tasso Euribor a dodici mesi». Questo – spiegano ancora i 5 Stelle – era un modo per dar sollievo alle tasche di migliaia di piccoli imprenditori tartassati dall'agenzia di riscossione, senza estinguere il debito, ma «facendo pagare su di esso tassi di interesse più umani, perché non appesantiti dai soprusi dell'esattore». Il Pd, però, – continuano i grillini – ha come al solito posto il veto, «salvo poi accusarci di dire sempre no alle loro magnifiche proposte». L'annuncio di Renzi arriva in un momento particolare e sembra essere del tutto strategico. Il premier «gioca sulla disperazione delle persone» perché il Governo ha bisogno di recuperare consenso, e in fretta, essendo alle porte il voto delle amministrative. Equitalia può essere abolita domani, dicono i 5 Stelle: basta volerlo.