18 aprile 2024
Aggiornato 03:00
In #Matteorisponde il premier sul fisco

L'ultima di Renzi: taglio tasse al ceto medio e via Equitalia

Oltre al taglio del fisco, il premier annuncia la riorganizzazione delle agenzie e la fine di Equitalia. Il bonus di 500 euro agli studenti arriverà dopo le amministrative, mentre i dati Istat sul calo delle assunzioni sono «clamorose balle»

ROMA – L'«assoluta priorità» della prossima manovra finanziaria è quella di tagliare il fisco. Non sa ancora bene come, Matteo Renzi, ma intanto lo annuncia a gran voce. «Dobbiamo andare più nella direzione di dare una mano al ceto medio e alle famiglie», dice il premier durante l'appuntamento ormai consueto in diretta su Facebook e Twitter con il suo #Matteorisponde. «Stiamo discutendo come», spiega ancora il presidente del Consiglio. Due le strade plausibili: le aliquote Irpef o un sistema fiscale diverso. Quel che è certo è che la questione verrà affrontata nella legge di stabilità del 2017 e le risorse arriveranno dalla «versione 2.0» della voluntary disclosure il cui primo «step è stato un successo», aggiunge ancora Renzi.

La fine di Equitalia
Sempre durante #Matteorisponde, il premier annuncia inoltre che entro il 2018 scomparirà Equitalia. È in atto, infatti, una riorganizzazione delle agenzie: «Al 2018 Equitalia non ci arriva. La riorganizzazione di questo sistema prevederà un modello del tutto diverso». Il presidente del Consiglio assicura che, con le modifiche a cui si sta pensando, il sistema sarà sempre più a disposizione del cittadino e non vessatorio verso il cittadino. «Stiamo lavorando con il ministro Padoan, con la direttrice dell’Agenzia delle Entrate Orlandi e con il direttore Equitalia», spiega ancora Renzi, che illustra poi l'obiettivo: «Riorganizzare il sistema delle agenzie, semplificando e lavorando molto sulla rivoluzione digitale». L'esempio è quello della notifica che ricorda di pagare qualcosa al posto della raccomandata «che poi magari non arriva». Il premier annuncia ancora novità: nei prossimi mesi, con i decreti attuativi della P.A. ci saranno novità «che aiuteranno i cittadini ad avere più fiducia nella pubblica amministrazione».

Il bonus per gli studenti e gli 80 euro
Il tema fiscale resta a lungo al centro della diretta di Matteo Renzi. Un altro nodo toccato è quello del bonus studenti: Renzi promette 500 euro alla categoria, ma sottolinea che il bonus arriverà dopo le elezioni amministrative per evitare le malelingue: «Se no tutti dicono: Renzi vuole comprarsi il voto dei diciottenni. È una follia, ma per atto di rispetto daremo il bonus dopo le elezioni», ci tiene a precisare. L'attenzione di Renzi si sposta ancora sui famosi 80 euro. Se per Beppe Grillo e Silvio Berlusconi sono una «mancia», per chi guadagna 1.100 euro al mese «son soldi», dice il premier. Non mancano gli esempi da libro Cuore: «Di che parliamo? – domanda – Grillo e Berlusconi hanno parlato di mancia elettorale. Possono dirlo Grillo e Berlusconi che sono ipermilionari, ma per chi guadagna 1.100 euro vuol dire che sono una cena in pizzeria, un libro comprato al figlio o l’occasione di fare un regalo alla mamma e alla nonna». Per non parlare del fatto che per Bankitalia quegli 80 euro hanno permesso di far ripartire i consumi.

Dati Istat? «Clamorose balle»
In risposta ai dati Istat che certificano il calo delle assunzioni, Renzi parla di «clamorose balle che in tanti oggi hanno scritto sul lavoro: sono tecnicamente clamorose balle, l’hashtag è quello». Ai numeri del'Istat il premier ribatte con i suoi di numeri: il Governo avrebbe recuperato 400mila posti di lavoro. «Potevamo far di più – ammette – ma intanto abbiamo ridotto la caduta e ripreso la salita». Nei dati trimestrali il saldo positivo è meno grande dello scorso anno: «Non è che sta diminuendo l’occupazione», dice Renzi, che spiega come la crescita prosegue ma alla luce del fatto che gli incentivi sono stati ridotti, la crescita continua a un ritmo meno forte: «Diranno che rallenta l’occupazione ma la crescita continua, anche se con incentivi più bassi va meno veloce».