19 aprile 2024
Aggiornato 11:00
Fratelli d'Italia su emergenza sbarchi

Rampelli: 700 morti sulla coscienza di Renzi e dell'Ue

Il capogrupo di Fdi-An Fabio Rampelli in una nota commenta la tragedia del Canale di Sicilia e addossa la colpa del disastro al governo Renzi e alla sua incapacità di affrontare con serietà il nodo immigrazione nel momento in cui avrebbe dovuto farlo, e cioè durante il semestre europeo: «Europa miope e guida di Renzi al semestre europeo inutile».

ROMA (askanews) - «Proviamo orrore per lo smarrimento di Renzi e del cancelliere Merkel, orrore per l'ammissione della Francia. La tragedia, l'ennesima e la più drammatica della storia del Mediterraneo, dai 700 ai 900 vittime, dimostra quanto sia stata miope l'Europa e inutile la guida di Renzi del semestre italiano. Costoro portano queste morti sulle coscienze per non aver subito compreso l'immane dramma che si sta consumando sulle coste del sud d'Europa». E' quanto in una nota dichiara il capogrupo di Fdi-An Fabio Rampelli, che prosegue: «Gli scafisti sono assassini ed è nostro dovere trattarli come tali. Per salvare persone innocenti dalle continue tragiche fughe della disperazione c'è solo un modo: dichiarare guerra agli scafisti, distruggere le loro imbarcazioni, presidiare il Mediterraneo innanzitutto bloccando i fabbricanti di morte con le nostre navi, che non devono salpare dalle coste libiche visto che almeno il 5% degli imbarcati, tra morti accertati e non, finisce in fondo al mare. Questa è la vera emergenza perché primum vivere...». 

Serve istituzione di centri di raccolta per domande di asilo in loco
«A fianco di questo appello - aggiunge Rampelli - serve applicare le mozioni proposte e respinte dalla sinistra in Parlamento dove si chiedevano una missione di pace ad hoc nel Nordafrica in accordo con i Paesi interessati con l'istituzione di centri di raccolta per le domande di asilo politico e con la conseguente normalizzazione dei trasferimenti in Europa dei soli migranti aventi diritto alla protezione internazionale». «Ma sarebbe troppo semplice, non si alimenterebbero - insiste Rampelli - il racket degli scafisti, né il business miliardario dell'accoglienza gestito da cooperative bianche e rosse in Italia, per le quali chiediamo altri soldi all'Europa, mentre il Mediterraneo si trasforma in una gigantesca fossa comune».

Semestre europeo di Renzi fallimentare
«Le accuse che Renzi ci rivolge sono ciniche e paradossali, dovrebbe rendersi conto - afferma Rampelli - di aver presieduto il semestre europeo senza debellare la sanguinosa tratta degli schiavi che oggi denuncia, proprio mentre le opposizioni glielo chiedevano offrendo il loro sostegno. Tutto invece è rimasto come prima, anzi, è peggiorato, sia perché aumentano le stragi, sia perché l'operazione europea Triton, tanto celebrata da Renzi e Alfano, non ha modificato l'approccio alla tragedia degli esodi diminuendo però l'intensità rispetto a Mare Nostrum, sia perché si é tornati alla vuota retorica con l'istituzione della Giornata in ricordo delle vittime dell'immigrazione senza che il fenomeno sia stato debellato. È come se fosse stata istituita la Giornata della memoria in presenza dei campi di sterminio, senza prima sconfiggere il nazismo».«Un'ipocrisia che, di fronte alla mattanza di migranti - conclude - fa gelare il sangue. Renzi che timidamente comincia a prendersela con gli scafisti, invece di assalirci, chieda scusa e ci ringrazi per la chiarezza, la coerenza è il senso di responsabilità», conclude il senatore.