Grillo: «Il Carnevale al Quirinale, ma i problemi dell'Italia restano»
Sul blog del comico genovese appare un post in cui si critica aspramente l'elezione del dodicesimo capo dello Stato. In particolare Grillo&Co. attaccano le polemiche sorte attorno a «vinti» e «vincitori», alla foga del momento che nasconde - ancora - i problemi del Paese: domani «ricominceranno i problemi della disoccupazione, della corruzione, della criminalità fusa con la politica».
ROMA - Un «carnevale anticipato», «un palio di Siena» senza «nessuna regola», una «guerra tra bande» in cui «a perdere sarà, come sempre, il cittadino che ora grida 'Viva Mattarella' e che ieri non sapeva neppure chi fosse». Alla vigilia del giuramento del nuovo presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in Parlamento, il blog di Beppe Grillo critica l'elezione del dodicesimo capo dello Stato senza mezze misure.
LE FIGURINE DEL QUIRINALE - «E' finita - attacca il sito del leader M5S - la raccolta delle figurine Panini per l'album del Quirinale. Prodi? Celo, manca, celo, manca, manca proprio. Fassino? manca, manca , manca. Amato buttato contro il muro, carta coperta da Mattarella, manca, manca, l'ex tesoriere di Bottino Craxi. E' avvenuto una specie di Carnevale anticipato durante il quale i problemi del Paese sono stati accantonati in nome di una guerra tra bande per posizionare il proprio candidato sperando che in futuro faccia l'interesse di chi ha contribuito a farlo eleggere».
CHI VINCE E CHI PERDE? - «Il Palio di Siena dove la regola è 'nessuna regola' - sottolinea il blog di Grillo - trasferito in Parlamento. Si parla di vittorie e sconfitte (l'Italia è sullo sfondo e c'entra poco o nulla) e nessuno ci sta ad aver perso. E' sempre l'altro partito, capo corrente, 'l'ala dissidente o quella maggioritaria ad esserne uscita con le ossa rotte. Berlusconi ha perso? No! ha vinto. Renzie è stato degno di Machiavelli? No! ha agito in funzione delle circostanze e si è comportato da Bruto e Maramaldo e Giuda, oltre che mancare (come sempre) alla parola data, anche se mancare di parola al capo di un partito fondato insieme alla mafia non è peccato».
I PROBLEMI RESTANO - «Per non parlare - osserva il blog di Grillo - di Alfano che ha sì straperso, ma solo per senso di responsabilità verso il Paese. Ora che l'album è completato e gli italiani discuteranno nei bar su chi ha vinto e chi ha perso, come se si fosse trattato di un derby e non dell'elezione di un presidente della Repubblica, ricominceranno i problemi della disoccupazione, della corruzione, della criminalità fusa con la politica. Al gioco di 'celo manca' uscirà puntualmente manca e a perdere sarà, come sempre, il cittadino che ora grida 'Viva Mattarella' e che ieri non sapeva neppure chi fosse».