Zaia boccia Mattarella: non ha parlato di autonomia
Dal governatore del Veneto, bocciatura del primo discorso di Mattarella. Che, secondo Zaia, ha toccato tutti i temi dell'agenda politica, tranne la questione dell'autonomia e dei territori. E per una regione come il Veneto, dove è ancora aperta la questione del referendum sull'indipendenza, il tema è indubbiamente caldo
VENEZIA - Riserve di Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, sul discorso del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. «Mattarella ha toccato tutti i punti caldi dell'agenda politica ma non ha sfiorato il tema dell'autonomia», ha commentato «Autonomia che, invece, è 'la priorità' per il Veneto, con in campo anche la richiesta di un referendum per la cui celebrazione il governatore veneto ha sollecitato al nuovo Capo dello Stato un occhio di riguardo.
SALVINI ASSENTE ALL'INSEDIAMENTO - E in merito all'assenza del segretario della Lega Matteo Salvini dalla cerimonia di insediamento di Sergio Mattarella al Quirinale, Zaia ha precisato ai microfoni di Sky Tg24: «Non so - ha detto - se questo è frutto di un misunderstanding, di una disorganizzazione degli inviti o quant'altro. Questo lo chiarirà direttamente il nostro segretario».
ZAIA: DA MATTARELLA NESSUN RIFERIMENTO ALL'AUTONOMIA - Proprio in tale contesto, Zaia ha affermato la sua delusione per il mancato riferimento al tema della autonomia: «Certo è che noi siamo presenti, anche al Quirinale, visto e considerato che ci sono degli esponenti della Lega. Io ho ascoltato con attenzione il discorso, ha toccato un sacco di punti, ma non ha toccato il tema dell'autonomia. E non tanto per fare un favore a noi, al Nord, alla Lega, o chicchessia, ma perché qui si sta discutendo sostanzialmente della modifica della Costituzione, al Titolo quinto, si sta demolendo l'autonomia a favore del centralismo». Zaia ha aggiunto che «l'imparzialità del presidente è fondamentale ma speriamo che Mattarella sappia imporsi quando si legifererà contro territori».
Il governatore del Veneto promuove Mattarella contro la mafia e la corruzione, che rappresentano «un'emergenza quotidiana», e sulla Resistenza, ma lo boccia, appunto, sull'autonomia, grande assente del suo discorso: «non ha detto nulla sulle modifiche scandalose alla Costituzione e l'attacco ai territori». Territori che, come nel caso del Veneto, talvolta arrivano a farsi sedurre dall'idea dell'indipendenza. Eppure, l'Italia è, per Costituzione, «una e indivisibile», e il Presidente dovrebbe essere, di tale Costituzione, il massimo garante. Difficile pensare dunque che Mattarella possa legittimare, durante il suo mandato, i progetti di Zaia, perlomeno in merito all'indipendenza. Sulla modifica del Titolo V, invece, non rimane che aspettare i futuri pronunciamenti del neo inquilino del Quirinale, quando la questione passerà per il sul suo tavolo.