27 aprile 2024
Aggiornato 01:30
Per M5S zone d'ombra anche nello sport

Valente: Altro che Olimpiadi, Malagò si preoccupi della legalità nelle federazioni

Il grillino Simone Valente, membro della VII Commissione permanente (Cultura, Scienza e Istruzione), commenta la candidatura di Roma alle Olimpiadi del 2024: «Renzi piuttosto pensi allo sport nelle scuole». In merito al presidente del Coni, Giovanni Malagò, Valente sostiene che non ha portato alcun cambio di rotta nelle federazioni: «Ci sono molti indagati e condannati, mancano le regole».

ROMA - In occasione della premiazione dei Collari d'oro, il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, nel salone d'onore del Coni, annuncia la candidatura di Roma ai Giochi olimpici del 2024: «Il nostro Paese troppo spesso sembra rassegnato. Si può perdere, capita nella vita e nello sport. Ma bisogna provarci. E noi lo faremo, non permetteremo ai problemi che indubbiamente ci sono di fermarci: con questo spirito annuncio che saremo a fianco del Coni perché di qui a settembre 2015 l’Italia presenti la candidatura di Roma alle Olimpiadi del 2024». A commentare le parole del premier su DiariodelWeb.it è il grillino Simone Valente, membro della VII Commissione permanente (Cultura, Scienza e Istruzione).

Quale è la posizione del Movimento 5 Stelle in merito alla candidatura di Roma alle Olimpiadi del 2024 annunciata oggi dal premier Matteo Renzi?
Non approviamo la scelta del premier, alla luce di quanto successo a Roma con 'Mafia Capitale', ma anche in passato con i Mondiali di Italia '90 o come è successo in Grecia, dove si son fatte le Olimpiadi e il Paese è caduto nella crisi. Non è la priorità ora e, soprattutto, questi soldi vengono gestiti dai politici e dai partiti coinvolti in questi grandissimi scandali. In più gli impianti non vengono ultimati e ci sono costi che vengono moltiplicati e, inoltre, la legalità è sempre in bilico. Quello che proponiamo è che il premier Renzi invece di occuparsi delle Olimpiadi dovrebbe iniziare a preoccuparsi seriamente della scuola. Per cui lo sport a scuola è la prima cosa, con l'inserimento di insegnanti di educazione fisica nella scuola primaria, dove sono assenti attualmente. Ciò potrebbe portare circa 12mila posti di lavoro in più e, soprattutto, garantirebbe la tutela della salute dei bambini, perché di questo si tratta.

In che modo, lo Stato potrebbe aumentare posti di lavoro?
Adesso nella scuola primaria l'insegnante di italiano o matematica insegna educazione fisica. Noi, con la proposta di legge, vogliamo inserire delle persone laureate in scienze motorie o diplomate all'ISEF che possano insegnare ai bambini. Quindi garantendo ai bambini l'insegnamento serio dell'educazione fisica.

Le nuove assunzioni non comporterebbero spese aggiuntive per lo Stato?
Assolutamente sì, ma si parla di una cifra infinitamente inferiore rispetto a quella che lo Stato spenderebbe per le Olimpiadi. Il concetto è questo: non spendiamo miliardi per le Olimpiadi, ma iniziamo con lo sport di base, con lo sport a scuola che costa allo Stato 100 milioni di euro, andando così a tutelare la salute dei bambini nella scuola primaria. La seconda cosa che dovrebbe fare il Governo invece di pensare alle Olimpiadi sarebbe quella di mettere ordine alle federazioni sportive, quindi ripristinare la legalità. Perché ci sono presidenti di federazioni attualmente in carica che sono condannati o indagati, ci sono federazioni che sono rincorse dalla magistratura. Per cui iniziamo ad occuparci dello sport di base, delle federazioni e della scuola. Forse un domani, quando questo Stato avrà una classe politica degna, una legge anticorruzione degna, allora forse potremo parlare di Olimpiadi.

Quindi non vi piace l'attuale presidente del Coni, Giovanni Malagò?
Il presidente Malagò, sempre in questa direzione del ripristinare le regole nelle federazioni, non ha dimostrato un cambio di rotta, né ha presentato una discontinuità, continuando, invece, a fare quanto s'è fatto in passato.

Pensate ci sia corruzione?
Questo deve dirlo la magistratura. Sicuramente ci sono delle indagini su alcune federazioni, su alcune persone. Noi in quanto Movimento abbiamo depositato molte interrogazioni. Ad esempio quella sulla federazione hockey di pattinaggio, quella sulla danza sportiva e quella sulla federazione nuoto in relazione agli impianti per i Mondiali di nuoto. Abbiamo fatto una proposta alternativa, quella di dire in Commissione cultura – che è quella che si occupa di sport – di lanciare un'indagine conoscitiva su tutte le federazioni sportive per capire quale è lo stato attuale di disordine e illegalità e da lì fare delle leggi che tutelino in primis chi fa sport.