18 agosto 2025
Aggiornato 03:00
La crisi Ucraina

Mogherini: «Tutti lavorino per cessate il fuoco bilaterale»

L'Italia appoggia il piano di pace del presidente ucraino Petro Poroshenko e «i prossimi giorni saranno decisivi» per capire se si riuscirà a riunire il gruppo di contatto per la de-escalation nell'Est dell'Ucraina, con l'obiettivo di arrivare a un cessate-il-fuoco bilaterale.

KIEV - L'Italia appoggia il piano di pace del presidente ucraino Petro Poroshenko e «i prossimi giorni saranno decisivi» per capire se si riuscirà a riunire il gruppo di contatto per la de-escalation nell'Est dell'Ucraina, con l'obiettivo di arrivare a un cessate-il-fuoco bilaterale. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri Federica Mogherini a Kiev, dove ha tenuto una conferenza stampa assieme al collega ucraino Pavlo Klimikin prima di incontrare il presidente Petro Poroshenko e poi volare a Mosca per la seconda fase di una missione tutta sotto il segno della crisi ucraina. «Un ordine» nella visita non casuale, ha detto il ministro, che porta nelle due capitali lo stesso messaggio: lavorare assieme per una tregua bilaterale in tempi stretti.

Secondo quanto riporta l'agenzia stampa Interfax da Kiev, Mogherini ha espresso il sostegno italiano al piano di pace del presidente ucraino: «adesso è la strada», ha detto, da seguire per arrivare a un cessate il fuoco bilaterale, puntando a una complessiva pacificazione nell'area della ribellione secessionista, che deve implicare necessariamente il controllo della frontiera e la liberazione di tutti gli ostaggi.

Klimkin da parte sua ha ribadito che l'Ucraina attende dalla Russia «chiari segnali» della disponibilità a un vero dialogo, perché solo così, ha detto il capo della diplomazia ucraina, si può arrivare a negoziare un cessate il fuoco bilaterale con i separatisti.

La settimana scorsa era stato raggiunto un accordo tra Ucraina, Russia, Germania e Francia per convocare in tempi brevi una riunione del gruppo di contatto per l'Ucraina con la partecipazione dei separatisti, con l'obiettivo di arrivare a una tregua bilaterale. Ma secondo la Russia l'intesa è sfumata perchè i ribelli chiedevano un incontro a Donetsk, non potendo spostarsi dalla zona del conflitto: il governo ucraino non ha accettato e ha convocato una riunione senza rappresentanti degli insorti.