29 marzo 2024
Aggiornato 09:00
Stazione spaziale internazionale

Samantha Cristoforetti a destinazione

Dopo un volo di 5 ore e 48 minuti, l’astronauta italiana Samantha Cristoforetti è arrivata, insieme ai suoi colleghi, sulla Stazione spaziale internazionale. La navicella Soyuz si è ancorata come previsto alle nostre 3:49 e il portello è stato aperto alle 6:00 di questa mattina.

WASHINGTON - Samantha Cristoforetti, la prima astronauta italiana, è arrivata nello spazio; la Soyuz Tma-15M, partita ieri sera alla 22.01 dalle steppe kazake, con a bordo Cristoforetti, il cosmonauta russo Anton Chkaplerov e l'astronauta americano Terry Wirts, si è infatti agganciata senza problemi alla Stazione spaziale internazionale «Alpha» (ISS) alle 3.39. "Un nuovo veicolo è arrivato. Si conferma che la Soyuz si è fissata correttamente" alla Stazione, sopra l'Oceano Pacifico, ha annunciato la NASA.

A 37 anni, l'astronauta Samantha Cristoforetti è la prima donna italiana ad andare nello spazio, dove rimarrà fino alla metà di maggio del 2015. Durante al sua missione, battezzata «Futura», Cristoforetti sarà direttamente coinvolta in circa 200 esperimenti scientifici tra cui quelli italiani selezionati dall'Asi e da altre agenzie, come la Nasa, l'agenzia europea o quella giapponese.

ESPERIMENTI SULLA FISIOLOGIA - «Volendo restare sugli esperimenti italiani - ha spiegato prima della partenza - molti sono sulla fisiologia umana e in alcuni io farò un po' da cavia. Quello sul sonno consisterà nell'indossare una maglietta con dei sensori, che durante la notte prenderà in modo automatico tutta una serie di misure». Poi uno «di neurologia, volto ad analizzare le strategie di adattamento del cervello alla microgravità in termini di gestione dell'equilibrio e di movimento. In questo caso si dovrà innanzitutto fare il setup di telecamere disposte in maniera prestabilita, così che si sappia dove stanno guardando. Poi saranno attaccate sul mio corpo alcune piccole sfere adesive riflettenti, che dovranno essere viste e registrate da queste telecamere. A quel punto io dovrò ripetere molte volte una serie di movimenti, che saranno poi analizzati a Terra».

Tra gli esperimenti che non saranno effettuati sull'astronauta, uno riguarda le «colture di cellule ossee, che ha l'obiettivo di valutare l'efficacia di un certo tipo di nanoparticelle per ridurre il riassorbimento osseo: fenomeno alla base del problema di decalcificazione delle ossa che hanno gli astronauti a bordo, ma anche dell'osteoporosi, malattia che colpisce molte persone a Terra. Un altro, da effettuare su cellule in vitro, va invece a studiare la struttura tridimensionale della cellula in assenza di peso. Una cosa anche abbastanza sorprendente, perché la cellula è un elemento talmente piccolo che si potrebbe immaginare che non risenta poi tanto della gravità. E invece ne risente eccome, e nelle tre dimensioni si organizza in maniera diversa».

PIACERE NOSTRANO - Cristoforetti ha portato con sé un autentico «piacere» nostrano, l'espresso: la Lavazza ha infatti realizzato insieme alla compagnia Argotec una macchina per il caffè che potrà essere utilizzata a bordo della stazione. La ISSpresso, così si chiama la macchina, pesa 20 chili ed è in grado di funzionare in condizioni di «microgravità»: la sfida più difficile è stata proprio quella di far scorrere propriamente il flusso del liquido in assenza di gravità. I suoi componenti d'acciaio, inoltre, sono in grado di resistere anche ad altissime pressioni.
Oltre al caffè, sulla Soyuz sono stati caricati 15 scatolette di caviale ma anche mele, arance, pomodori e 140 porzioni di latte liofilizzato e di the nero senza zucchero: frutto dei desiderata espressi dall'equipaggio in vista del cenone di capodanno.

Complessivamente sono 16 i Paesi che partecipano all'ISS, tra cui Russia e Stati Uniti, principali finanziatori; un equipaggio di sei astronauti occupa sempre la struttura con rotazioni fino a sei mesi. Lanciato nel 1998, questo avamposto e laboratorio orbitale, la cui costruzione è costata 100 miliardi di dollari, ha visto prorogare la sua esistenza di quattro anni lo scorso gennaio, fino al 2024.