24 aprile 2024
Aggiornato 01:00
Mogherini contro l'ordine esecutivo di Trump sull'immigrazione

Il «J'accuse» della Mogherini contro Trump: lui contro i valori europei

L'Unione Europea non può che essere in disaccordo con la messa al bando dei rifugiati e dei cittadini di sette paesi decisa dall'amministrazione Trump: Federica Mogherini, alta rappresentante europea per la politica Ue, lo ha ribadito di fronte al Parlamento europeo

BRUXELLES - L'Unione Europea non può che essere in disaccordo con la messa al bando dei rifugiati e dei cittadini di sette paesi decisa dall'amministrazione Trump: Federica Mogherini, alta rappresentante europea per la politica Ue, lo ha ribadito di fronte al Parlamento europeo. "Come amica degli Stati Uniti, l'Europa ha il dovere di essere chiara in caso di disaccordo soprattutto se questo riguarda i nostri valori fondamentali. E certamente siamo in disaccordo con l'ordine esecutivo emanato dal presidente degli Stati Uniti il 27 gennaio. Anche molti in America sembrano non essere d'accordo".

"Nessuno può essere deprivato dei suoi diritti a causa del suo luogo di nascita, della sua religione o della sua appartenenza etnica"
Mogherini si è detta però preoccupata dalle tendenze interne alla società americana. "Ho già chiarito nei giorni scorsi la posizione dell'Unione: nessuno, nessuno può essere deprivato dei suoi diritti a causa del suo luogo di nascita, della sua religione o della sua appartenenza etnica». E' scritto nella costituzione, in Europa come negli Stati Uniti, ha proseguito Mogherini. Abbiamo imparato dalla nostra storia, tragicamente, che ogni essere umano è prima di tutto una persona con diritti fondamentali che non possono essere messi in discussione.

"Triste sia stato emanato proprio nel Giorno della Memoria"
L'Alto rappresentante ha parlato in primo luogo della situazione dei rifugiati assicurando che l'Unione Europea non respingerà nessuno che abbia bisogno della protezione internazionale. "Personalmente - ha detto Mogherini -, che ho trovato molto triste che quest'ordine sia stato emesso il 27 gennaio, la Giornata della Memoria dell'Olocausto, una giornata che serve anche a respingere ogni discriminazione e a riflettere sul nostro dovere di tutelare chi fugge da ogni persecuzione e difendere i loro diritti». Usa e Ue finora hanno lavorato fianco a fianco nella crisi dei rifugiati, ha detto Mogherini. L'Unione è sempre pronta a collaborare su questo ed altri temi, ha detto citando tutti quelli su cui l'amministrazione Trump si sta distaccando dal passato: la crisi dei cambiamenti climatici, il processo di pace mediorientale, il patto iraniano, un sistema di scambio commerciali aperto ed onesto. Ad ascoltare Mogherini nell'emiciclo anche uno scettico Nigel Farage.