Le quattro direzioni dell'«offensiva» russa in Ucraina
L'esercito sta utilizzando «armi ad alta precisione per colpire siti militari ucraini: infrastrutture, strutture di difesa aerea, aeroporti militari e aviazione delle forze armate», ha affermato il ministero della Difesa russo
MOSCA - La Russia ha lanciato nella notte il suo attacco militare contro l'Ucraina. Le truppe di Mosca hanno lanciato la loro offensiva da quattro diverse direzioni, quasi ad accerchiare la capitale Kiev: Crimea, Kharkiv, Lugansk e Bielorussia, facendo seguire l'attacco di terra ai raid dal cielo.
L'esercito sta utilizzando «armi ad alta precisione» per colpire siti militari ucraini: «infrastrutture, strutture di difesa aerea, aeroporti militari e aviazione delle forze armate», ha affermato il ministero della Difesa russo, precisando che «non vi è alcuna minaccia per la popolazione civile ucraina». Ma la Cnn, citando fonti del ministero dell'Interno di Kiev, ha segnalato «centinaia di vittime» già nelle prime ore dell'offensiva, senza chiarire al momento se si tratti di feriti o morti. Secondo la polizia ucraina, le vittime confermate sarebbero almeno sette. Sei persone sono morte in un attacco a un'unità militare a Podilsk, fuori Odessa, che ha provocato anche sette feriti. Un cittadino ha perso la vita a Mariupol. Altre 19 persone sono considerate scomparse.
Una colonna di veicoli militari russi è entrata in Ucraina da un valico di frontiera con la Bielorussia. La Cnn ha girato immagini live all'incrocio di Senkivka, in Ucraina, con Veselovka, in Bielorussia. La colonna è stata vista entrare in Ucraina intorno alle 6:48 ora locale. «Intorno alle 5, il confine di stato dell'Ucraina nell'area con la Federazione Russa e la Repubblica di Bielorussia è stato attaccato dalle truppe russe supportate dalla Bielorussia», ha poi confermato il servizio di frontiera dello Stato ucraino. Secondo un'analisi a Skytg24 dell'ex ministro della Difesa Giampaolo Di Paola, già capo delle forze armate italiane, l'azione russa dal territorio bielorusso potrebbe avere anche l'obiettivo di «attrarre le difese ucraine verso Nord in modo da allargare le difese a Est, dove si svolge l'azione principale».
D'altra parte «le truppe russe stanno attaccando l'Ucraina anche dalla Crimea», oltre che dal confine russo e bielorusso, ha affermato il servizio ucraino, mentre Kiev ha reso noto che la Russia sta indirizzando attrezzature militari nel Sud-Est del paese, in particolare proprio in Crimea.
Poco dopo la dichiarazione di Vladimir Putin sull'inizio delle operazioni militari, inoltre, numerosi colpi d'artiglieria sono stati uditi a Nord di Donetsk, verso la linea del fronte nel Donbass diviso tra repubbliche autoproclamate separatiste e parte ucraina. Una fonte sul posto ha parlato di dozzine, se non centinaia di colpi sparati dalle forze separatiste filo-russe e, probabilmente, dall'esercito russo.
Numerose esplosioni sono state udite in diverse aree del Paese. L'esercito russo ha confermato «bombardamenti intensivi», dichiarando di avere distrutto i sistemi di difesa antiaerei e di avere messo «fuori servizio» le basi aeree dell'Ucraina, contro cui Mosca ha lanciato in mattinata un'operazione militare. «L'infrastruttura militare delle basi aeree delle forze armate ucraine è stata dismessa», ha affermato il ministero della Difesa russo, citato dalle agenzie di stampa russe. «Le installazioni di difesa aerea delle forze armate ucraine sono state distrutte», ha aggiunto.
A Kiev, dove questa mattina hanno ripetutamente suonato le sirene antiaeree, sono state udite esplosioni da Est, in direzione dell'aeroporto internazionale della città. Utenti dei social hanno spiegato di avere sentito diverse esplosioni nell'area di Boryspil. Fonti di stampa non confermate hanno anche riferito che sarebbero stati colpiti palazzi e strutture commerciali, provocando «danni». A Kharkiv, seconda città più grande dell'Ucraina, nel Nord-Est del Paese, è stato udito un «flusso costante di forti esplosioni». E a Kramatorsk, situata a circa 120 chilometri (75 miglia) a Nord di Donetsk, hanno avuto luogo almeno due potenti deflagrazioni. Così a Dnipro, a Mariupol e Zaporizhzhia, nel Sud-Est del Paese, e a Odessa, città portuale del Mar Nero, dove «due gruppi di esplosioni» hanno avuto luogo a distanza di 20 minuti.
Lo Stato maggiore ucraino ha confermato che le forze russe hanno preso il controllo di due villaggi ucraini nella regione di Lugansk, mentre due carri armati e diversi camion russi sono stati distrutti nell'area di Schastye, nella stessa regione. Nessun militare russo è stato invece paracadutato a Odessa, secondo le forze armate di Kiev, che hanno così smentito le indiscrezioni diffuse nelle prime ore dell'attacco della Russia.
Mosca intanto ha annunciato di avere chiuso alla navigazione il Mar d'Azov, che confina con Russia e Ucraina, Paese in cui le forze russe hanno lanciato un'operazione militare in mattinata. «La navigazione nelle acque del Mar d'Azov è stata sospesa dalle 4 del mattino fino a nuovo avviso», ha affermato l'agenzia marittima russa Rosmorretchflot, citata da Interfax. Nel Mar Nero il traffico resta invece aperto.
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