28 aprile 2024
Aggiornato 19:30
Medio Oriente

Iran: «Dura vendetta sugli USA dopo l'uccisione di Soleimani»

Soleimani, 62 anni, era considerato il secondo uomo più potente dell'Iran, dopo Khamenei. L'attacco, autorizzato da Trump, è una svolta drammatica nella «guerra ombra» combattuta in Medio Oriente

Iran: «Dura vendetta sugli USA dopo l'uccisione di Soleimani»
Iran: «Dura vendetta sugli USA dopo l'uccisione di Soleimani» Foto: ANSA

TEHERAN (ASKANEWS) - L'Iran ha promesso una «dura vendetta» per l'uccisione a opera degli Usa a Baghdad di Qassem Soleimani il generale a capo della forza al Quds artefice del rafforzamento dell'influenza militare di Teheran in Medio Oriente. Il Consiglio supremo per la sicurezza nazionale iraniano, presieduto dall'ayatollah Ali Khamenei, ha promesso una «dura vendetta» «al momento e nel luogo opportuni» per l'uccisione, bollata come «il più grande errore strategico degli Stati Uniti nell'Asia occidentale».

Soleimani, 62 anni, era considerato il secondo uomo più potente dell'Iran, dopo Khamenei. L'attacco notturno, autorizzato dal presidente Donald Trump, è una svolta drammatica nella «guerra ombra» combattuta in Medio Oriente tra l'Iran e gli Usa e suoi alleati, soprattutto Arabia Saudita e Israele. Il segretario di Stato Usa Mike Pompeo ha detto che il raid mirava a fermare «un attacco imminente» che avrebbe messo a rischio le vite di americani nel Medio Oriente. Ma i democratici all'opposizione dicono che il presidente repubblicano ha aumentato i rischi di violenze in una regione già pericolosa.

Pompeo, intervistato da Fox News e CNN, non ha voluto discutere i dettagli della presunta minaccia, ma ha detto che è stata «una valutazione basata sull'intelligence» a far propendere il presidente per l'attacco a Soleimani. In un tweet, Trump ha detto che Soleimani ha «ucciso o ferito gravemente migliaia di americani in un lungo periodo di tempo, e complottava per ucciderne molti altri».

L'attacco nella zona cargo dell'aeroporto di Baghdad, dove Soleimani era appena sceso da un aereo, ha ucciso anche il comandante delle milizie irachene sciite Abu Mahdi al-Muhandis, venuto ad accoglierlo. Il raid è seguito a una fiammata delle ostilità Usa-Iran la scorsa settimana, quando le milizie sciite filo-iraniane hanno attaccato l'ambasciata Usa a Baghdad a seguito di un attacco americano sulle basi della milizia Kataeb Hezbollah, fondata da Muhandis.

Il premier iracheno ha detto che con l'attacco di oggi Washington ha violato l'accordo con Baghdad per il mantenimento delle sue truppe nel Paese. Israele ha messo le sue forze armate in stato di allerta e gli alleati europei degli Usa, tra cui Italia, Francia, Gran Bretagna e Germania hanno messo in guardia contro il rischio di escalation.

Fonti Usa anonime hanno detto che è stato un drone Reaper a uccidere Soleimani, le Guardie della rivoluzione iraniane hanno invece detto che si è trattato di un attacco con elicotteri Usa. L'ambasciata Usa a Baghdad ha invitato tutti i cittadini a lasciare immediatamente l'Iraq e decine di lavoratori americani della compagnie petrolifere straniere che operano a Bassora hanno già cominciato ad andarsene. Il ministero del petrolio iracheno ha detto che produzione e export di greggio sono regolari, mentre il prezzo del petrolio è balzato di tre dollari al barile sui timori di problemi nella forniture dal Medio Oriente.

Khamenei ha detto che una dura vendetta attende i «criminali» che hanno ucciso Soleimani e aggiunto che la sua morte raddoppierà la resistenza contro gli Usa e Israele. L'ayatollah ha indetto tre giorni di lutto nazionale in Iran e nominato il fedele vice di Soleimani, Esmail Ghaani, alla guida della forza al Quds.

«Il presidente Trump ha appena gettato un candelotto di dinamite in una polveriera» ha detto l'ex vicepresidente Usa Joe Biden, candidato di punta dei democratici per sfidarlo alle presidenziali di novembre.

In qualità di capo di al Quds, il braccio estero delle Guardie della Rivoluzione, Soleimani aveva un ruolo di primo piano nei conflitti in Siria e Iraq. Per oltre vent'anni ha guidato l'iniziativa iraniana per proiettare la sua influenza militare in tutto il Medio Oriente, diventando celebre in patria e all'estero. Il presidente Hassan Rouhani ha detto che la sua uccisione renderà l'Iran più determinato a resistere agli States, mentre le Guardie della Rivoluzione hanno affermato che le forze anti-americane si vendicheranno in tutto il mondo musulmano.

Centinaia di iraniani hanno marciato verso la residenza di Khamenei nel centro di Teheran per porgere le loro condoglianze, e nella città natale del generale, Kerman, migliaia di persone vestite di nero si sono raccolte davanti alla casa del padre, piangendo e recitando versi dal Corano.

Il premier iracheno Adel Abdul Mahdi ha detto che gli assassinii sono un atto di aggressione che viola la sovranità irachena e condurrà a una guerra. Israele da tempo considerava Soleimani una minaccia e il premier Benjamin Netanyahu ha difeso l'azione degli Usa. Il ministero della Difesa russo ha definito l'attacco una mossa «miope» che condurrà a un'escalation nella regione. La forza al Quds, insieme alle milizie Hezbollah libanesi e alla Forze di mobilitazione popolare irachene sue alleate, ha ampi mezzi per rispondere.

Soleimani in vent'anni era sopravvissuto a vari tentativi di assassinio da parte di agenzie occidentali, israeliane e arabe. La forza al Quds, che opera oltre i confini iraniani, ha sostenuto Bashar al-Assad quando sembrava vicino alla sconfitta nella guerra civile siriana ed ha contribuito alla sconfitta dello Stato islamico in Iraq. Soleimani guidava al Quds dal 1998 durante il suo mandato ha rafforzato i legami dell'Iran con Hezbollah in Libano, con il governo siriano e con le milizie sciite in Iraq.