29 marzo 2024
Aggiornato 09:30
Accordo sulla Brexit

Brexit: Bruxelles vuole aiutare la May, ma la questione è in che modo

Tuttavia, il messaggio ricevuto da May è chiaro, come ribadito dalla Cancelliera tedesca Angela Merkel: non esiste alcuna possibilità di riaprire il negoziato sulla Brexit

La Premier inglese, Theresa May
La Premier inglese, Theresa May Foto: ANSA

BRUXELLES - L'Unione Europea vuole aiutare la premier britannica Theresa May a far superare all'accordo sulla Brexit il voto del Parlamento britannico, ma la questione è «in che modo»: lo ha dichiarato il presidente del Consiglio Europeo, Donald Tusk, al termine di una «lunga e franca discussione» con May, in visita a Bruxelles. Nel tentativo di salvare l'accordo firmato il 25 novembre scorso a Bruxelles, May ha rinviato il voto parlamentare sul documento, inizialmente previsto ieri, e avviato un giro di visite lampo che l'ha portata oggi a l'Aja e a Berlino, con l'ultima tappa a Bruxelles dove ha incontrato il presidente della Commissione, Jean-Claude Juncker, e Tusk.

Tuttavia, il messaggio ricevuto da May è chiaro, come ribadito dalla Cancelliera tedesca Angela Merkel: non esiste alcuna possibilità di riaprire il negoziato sulla Brexit; la Cancelliera ha inoltre sottolineato che gli accordi sulla Brexit possono essere oggetto di trattativa solo con l'insieme dell'Unione Europea, e non bilaterale con i singoli Stati membri.

L'obbiettivo di May è di cercare delle rassicurazioni esplicite in merito alla frontiera fra le due Irlande, rassicurazioni che - spera la premier - possano persuadere i deputati conservatori recalcitranti a votare l'accordo; in particolare, sul fatto che la Gran Bretagna non rimarrà intrappolata nell'unione doganale prevista dal «backstop» sull'Irlanda qualora non fosse trovata un'altra soluzione al termine del periodo di transizione successivo alla Brexit.

Da parte europea l'iniziativa diplomatica di Nay viene considerata come puramente «teatrale», data l'impossibilità di modificare l'accordo già raggiunto e approvato dai Ventisette. Il ministro degli Esteri irlandese Simon Coveney ha spiegato da parte sua che il suo governo ha escluso qualsiasi cambiamento nel testo dell'accordo, ma non la possibilità di una «dichiarazione politica da parte del Consiglio europeo»: «Il governo irlandese non ha alcuna preclusione nei confronti di una rassicurazione, se questa dovesse rivelarsi utile»; May vedrà domani il premier irlandese, Leo Varadkar.