L'ultima accusa di Mosca contro Ankara

MOSCA - La Turchia ha espulso cittadini russi sospettati di essere affiliati con lo Stato islamico in Ucraina e Georgia, rendendo impossibile per le autorità russe bloccarli. Lo ha detto l'ambasciatore russo ad Ankara, Andrei Karlov. «È importante non solo ricevere il messaggio che un cittadino russo detenuto, è sospettato di coinvolgimento in attività terroristiche» ha detto il diplomatico. «È importante ottenere informazioni sul suo destino. Molto spesso i cittadini russi sospettati di coinvolgimento nell'Isis, vengono espulsi dalla Turchia non in Russia, ma in paesi terzi con cui non abbiamo rapporti diplomatici (Georgia) o relazioni tese (Ucraina)», ha chiosato.

Occupazione russa in Siria?
Ma non è finita qui. Le recenti dichiarazioni del presidente turco Recep Tayyip Erdogan, relative alla presunta ooccupazione della Siria da parte russa sono «assurde». Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. «Questo è assurdo per una ragione molto semplice» ha dichiarato. «È noto che le forze aeree russe sono sul territorio siriano su invito della leadership legittima della Siria, quindi, non ci può essere nessun discorso su un'occupazione in corso, né de jure nè de facto», ha detto Peskov ai giornalisti.

Legittimità
Sempre da Mosca, ma dal ministero degli Esteri, il messaggio arriva ancora più chiaro. Solo le azioni anti-terrorismo intraprese dalla Russia e Iran in territorio siriano hanno un carattere legittimo in contrasto con la coalizione guidata dagli USA, ha sottolineato il vice ministro degli Esteri, Oleg Siromolotov.

(Con fonte Askanews)