La Bce alza il tetto a favore delle banche greche per l'ennesima volta
La banca centrale europea ha nuovamente aumentato il limite dei rifinanziamenti di emergenza, tramite il suo canale "Ela" a favore delle banche della Grecia. Sale a 76,9 miliardi di euro dai precedenti 75,5 miliardi
ATENE (askanews) - La banca centrale europea ha nuovamente aumentato il limite dei rifinanziamenti di emergenza, tramite il suo canale «Ela» a favore delle banche della Grecia. Sale a 76,9 miliardi di euro dai precedenti 75,5 miliardi: 1,4 miliardi in più quindi, secondo quanto riferito da fonti bancarie, rispetto alla soglia che era stata aumentata l'ultima volta esattamente una settimana fa, il 22 aprile.
3 miliardi di euro a disposizione delle banche
Tenuto conto dei fondi finora inutilizzati, sempre secondo queste fonti, citate da France Presse, le banche greche hanno a disposizione circa 3 miliardi di euro per i giorni a venire. Si tratta sostanzialmente dell'ultimo canale disponibile a favore di Atene per approvvigionarsi di liquidità. Perché è vero che la Grecia, da anni estromessa dal mercato dei titoli di Stato a lunga scadenza, continua a collocare titoli a breve scadenza. Ma questo proprio in virtù del fatto che nella maggior parte dei casi vengono acquistati dalle sue banche, che poi li utilizzano come garanzie (collaterali) per aggiudicarsi i rifinanziamenti della Bce.
Pericolo paralisi?
Pur le pesanti limitazione imposte, il meccanismo si paralizzerebbe del tutto se l'istituzione monetaria chiudesse anche questo rubinetto. Lo scorso febbraio la Bce ha chiuso l'accesso ai rifinanziamenti ordinari alle banche greche, e contestualmente ha aperto il canale di emergenza Ela, che rappresenta di fatto l'ultima fonte di accesso a liquidità supplementari per il governo. Perché le banche vi attingono fornendo a garanzia titoli di Stato.
I finanziamenti non sono eterni
I finanziamenti di emergenza della Bce alle banche della Grecia non possono andare avanti «indefinitamente». Lo ha affermato qualche giorno fa il governatore della Banca di Francia, Christian Noyer, che siede nel Consiglio direttivo della Bce. «L'obiettivo non è dare una assistenza permanente. Non avrebbe senso che si dicesse che per i prossimi 20 o 30 anni staccheremo ogni fine mese un assegno a favore della Grecia», ha spiegato durante una intervista a Europe 1. «Non può proseguire indefinitamente e per noi è chiarissimo che il programma (di correzione) deve essere ripreso e le riforme rilanciate», ha aggiunto Noyer.
- 21/08/2018 Quando D'Alema disse: «Gli aiuti alla Grecia sono andati alle banche tedesche, la Germania si è arricchita sulla miseria della Grecia»
- 26/07/2018 L'ipocrisia dell'Europa che offre aiuti alla Grecia dopo averla saccheggiata
- 04/07/2018 Al mercato degli esseri umani: Tsipras prende i migranti tedeschi se la Merkel gli taglia il debito
- 22/06/2018 La Grecia distrutta festeggia la fine del «saccheggio» da parte della Troika: ma tanto poi si riparte