18 aprile 2024
Aggiornato 19:30
Tsipras si propone come ponte fra Europa e Russia

Grecia: il debito resta, ma la Troika sparisce

Nelle prossime settimane potremmo assistere alla fine della Troika, a un lento scivolamento di Atene nelle braccia di Mosca e ad un'Europa decisamente meno austera. Tsipras ce la farà o l'austerità di Bruxelles detterà ancora legge?

BRUXELLES - La fine della Troika, il lento scivolamento di Atene nelle braccia di Mosca e un'Europa decisamente meno austera e più democratica. Senza mezzi termini, potrebbe essere questo il futuro dell'Eurozona, neanche tanto lontano. Stando a quanto riportato dal giornale economico tedesco Handelsblatt, l'Ue sarebbe prossima a un vero e proprio terremoto economico, e politico. Il motivo? La Bce sarebbe a un passo dall'abbandonare la Troika che gestisce il piano di assistenza finanziaria della Grecia. Stesso destino per il neopremier greco Tsipras e il Fondo Monetario: quest'ultimo pare non avere più tra le sue priorità la task force a tre («Da tempo il Fmi ritiene che gli stati europei non siano affatto una priorità per un'organizzazione di aiuto internazionale» si legge nell'articolo). «Il dibattito interno è in corso» scrive ancora il giornale citando fonti interne all'Eurotower. «Se la Bce acquisterà in grande stile titoli di Stato, potrebbe arrivare a un conflitto di interessi».

TSIPRAS: BASTA TROIKA - Se così fosse, resterebbe soltanto la Commissione europea e questo rappresenterebbe un primo, significativo, successo di Tsipras. «Credo sia ora di sostituire la Troika perché l'Europa ha bisogno di prendere fiato – ha spiegato il premier greco nel corso della sua prima visita ufficiale a Nicosia –. La Troika è stata criticata per la sua mancanza di legittimazione e la sua sostituzione sarebbe un passo istituzionale importante per il bene della Grecia e dell'Europa». Il presidente della Commissione Ue Juncker ha replicato subito: «A Tsipras ho già detto due volte che dobbiamo tenere in conto sia le scelte democratiche dei greci che le convinzioni degli altri, e non cambiamo tutto solo perché un Paese lo vuole». Staremo a vedere...

SACHS: PER I GRECI SOFFERENZA INTOLLERABILE - La questione della riduzione del debito greco continua ad infiammare il dibattito politico. «Il problema – ha detto qualche giorno fa il noto economista Jeffrey Sachs al Guardian – non è, e non deve mai essere, se un Paese merita di vedere il suo debito cancellato o no, ma solo se è necessario o meno. E per quanto concerne la Grecia la risposta è inequivocabile. Chiunque faccia la media aritmetica del debito greco (e talvolta sembra che a Berlino nessuno in realtà la faccia), sa che non può rimborsare i suoi debiti esterni, ora intorno al 170% del Pil, senza toccare un livello di sofferenza che è semplicemente al di là della soglia di tolleranza delle società democratiche».

IL GRECO E IL RUSSO A BRACCETTO - Riguardo ai rapporti con Putin, Tsipras si è affrettato a chiarire che sta solo «portando avanti negoziati importanti con i nostri partner europei e con quanti hanno prestato denaro alla Grecia. Non ci sono altre priorità», anche se non nasconde che la Grecia e Cipro possono fare da ponte tra Ue e Russia, allentando così le tensioni «per il bene di tutti i popoli europei». La posta in gioco è fin troppo chiara: Europa e Russia stanno cercando di accaparrarsi Atene, con conseguenze assai rilevanti. Se avrà la meglio Putin, come parrebbe ora plausibile vista la sua disponibilità a fornire liquidità alla Grecia per ripagare i debiti, il baricentro del potere europeo si inclinerebbe (pericolosamente) verso oriente, per di più in un momento storico in cui Vladimir Putin gode di larghi consensi anche in Europa. Senza contare il peso che potrebbero avere le (non poche) affinità elettive che – piaccia o no – legano Tsipras al premier russo: sono entrambi comunisti, contrari al governo «nazista» di Kiev (l'espressione è dello stesso Tsipras) e rappresentano tutti e due Paesi ortodossi. Insomma, Mosca nuova terra di libertà per i greci e gli europei stanchi dell'austerità di Berlino e Bruxelles? Incredibile ma vero. Tsipras e Putin amici per la pelle e paladini della libertà? Che curiosa accoppiata...