24 aprile 2024
Aggiornato 13:00
La gabbia europea

Draghi ammette: «Salari non salgono per colpa della globalizzazione»

Il presidente della Bce:« I miglioramenti che abbiamo già visto sul lavoro devono ancora trasformarsi in dinamiche salariali più forti»

ROMA - Nonostante la solida ripresa economica dell'area euro «le dinamiche di inflazione devono ancora mostrare segni convincenti di una tendenza rialzista in grado di autosostenersi», ha affermato il presidente della Bce, Mario Draghi durante una audizione al Parlamento europeo. «Le pressioni di fondo sull'inflazione restano sottotono e il ritardo del mercato del lavoro resta significativo. I miglioramenti che abbiamo già visto sul lavoro devono ancora trasformarsi in dinamiche salariali più forti. Stiamo valutando quali potrebbero essere le possibili cause, una è stata effettivamente citata, si tratta della globalizzazione».

Il contesto attuale di ripresa economica nell'area euro assicura «una opportunità unica per ridurre le probabilità di gravi shock, rafforzando le strutture economiche dei Paesi membri, con interventi di politiche sia a livello di bilanci che strutturali», ha affermato il presidente della Bce, che ha aggiunto: «Questo è il momento per migliorare la situazione dei bilanci, senza attendere che questo derivi dalla crescita economica e dai bassi tassi di interesse. I paesi devono recuperare margini di manovra, in modo da averli nelle crisi future». «Al tempo stesso - ha aggiunto - rafforzare le resilienza dell'Unione economica e monetaria implica anche rafforzare il nostro meccanismo istituzionale comune in modo da prevenire e gestire gli shock». La crescita economica dell'area euro prosegue «solida e diffusa tra settori e Paesi», ha rilevato Draghi. La ripresa «è prevalentemente sostenuta dalla domanda interna», ha aggiunto.