27 aprile 2024
Aggiornato 06:30
L'indiscrezione trapelata dal quotidiano Faz

Il piano shock della Commissione Ue: entro il 2025 tutti dentro

Il quotidiano tedesco Faz ha pubblicato alcune indiscrezioni che sarebbero emerse in una recente riunione della Commissione Ue a proposito del futuro dell'euro e dell'eurozona. Ed ecco cosa è emerso

BRUXELLES - Che l'Unione europea, in questo periodo storico, non goda proprio di ottima salute è sotto gli occhi di tutti. Nonostante la vittoria di Marine Le Pen sia stata scongiurata all'ultimo con il trionfo del rassicurante (agli occhi di Bruxelles) Emmanuel Macron, non si può certo dire che tutti i problemi dell'Ue siano magicamente scomparsi. Tutt'altro. Sarà forse anche per questo che la Commissione europea, secondo le indiscrezioni pubblicate sul quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung, starebbe cercando di serrare le fila e di allargare l'eurozona. Sì, avete capito bene: nei piani alti dell'Ue vogliono completare l'opera iniziata nel 2000. Incoraggiando gli Stati che ancora non l'hanno fatto ad adottare la moneta comune entro e non oltre il 2025.

Chi vuole allargare l'eurozona, chi si vuole sganciare dall'euro
La notizia trapela a poco più di un mese dalla decisione della Repubblica Ceca di sganciare la corona dall'euro, e proprio mentre si erano sparse voci a proposito della possibilità che la Danimarca seguisse la stessa strada. La corona danese era inizialmente ancorata al marco tedesco; in seguito l’aggancio è girato sull’euro. La Svizzera si è sganciata già da gennaio 2015 quando la banca centrale decise di porre fine alla politica di difesa del tasso di cambio di 1,20 franchi per euro che manteneva da tre anni. Eppure, benché la Danimarca abbia già votato contro la scelta di lasciare la corona per l’euro, la Commissione europea potrebbe costringere il Paese ad adottare la moneta unica europea.

Il futuro dell'euro
Le indiscrezioni pubblicate dal quotidiano tedesco sarebbero trapelate da una riunione tenutasi la settimana scorsa a Strasburgo, riunione nell'ambito della quale i funzionari Ue hanno tentato di redigere un bilancio in euro in grado di incorporare il pagamento di una tassa fissa da parte di tutti gli Stati membri. Il denaro raccolto sarebbe destinato a investimenti in tutto il blocco. Nell'ultima riunione della Commissione sul futuro dell'euro, la proposta emersa è quella di ridurre, entro il 2019, le sofferenze bancarie ma anche di avviare una forma di bond sovrani dell'area euro ma senza, almeno per ora, mettere in comune i rischi. La strategia 2020-2025 si propone invece di dar vita a un ministro del Tesoro Ue, a un Fondo monetario europeo e a Safe assets europei simili agli Eurobond.

La smentita di Dombrovskis
Tuttavia, il commissario europeo per l’euro e il dialogo sociale Valdis Dombrovskis ha subito smentito la notizia, chiarendo che si tratterebbe di un fraintendimento. «È stata fatta confusione. Quello che abbiamo discusso per il prossimo documento di riflessione è il completamento dell’unione economica e monetaria. Questo non significa che gli Stati membri dell’UE debbano adottare l’euro. Non c’è alcuna scadenza di tempo specifica, ma naturalmente abbiamo incoraggiato tutti gli Stati membri a fare i preparativi necessari», sarebbero state le parole di Dombrovskis riiportate dal sito svedese della Commissione europea. Solo un incoraggiamento, dunque?