Crisi Deutsche Bank, gli industriali tedeschi si fanno avanti con un piano di salvataggio
Secondo il quotidiano finanziario tedesco Handelsblatt, le grandi imprese della Germania starebbero studiando un piano di salvataggio per Deutsche Bank che prevederebbe una consistente inziezione di capitali privati
BERLINO – Deutsche Bank è sull'orlo del baratro e le grandi imprese della Germania stanno mettendo a punto un piano di salvataggio per evitare il peggio. A dare la notizia è il quotidiano finanziario tedesco Handelsbaltt, che cita fonti interne agli ambienti imprenditoriali. Un soccorso privato quindi, che consentirebbe al colosso teutonico di non incappare nei limiti europei degli aiuti di stato.
Un piano di salvataggio per Deutsche Bank
Deutsche Bank rischia grosso. Soprattutto dopo la maxi multa da 14 miliardi di dollari imposta dagli Stati Uniti alla banca per la crisi finanziaria del 2008 partita dal caso dei mutui subprime. A preoccupare gli azionisti è soprattutto il recente crollo in borsa del titolo bancario. Così, per salvare il colosso del credito teutonico, ora si fanno avanti le grandi imprese della Germania. Dopo Berlino, infatti, anche gli industriali tedeschi si dicono disposti ad aiutare Deutsche Bank per effettuare l'aumento di capitale necessario per portare in salvo l'istituto.
Si fanno avanti gli imprenditori tedeschi
La notizia giunge direttamente dal quotidiano finanziario nazionale Handelsbaltt, che cita fonti interne agli ambienti imprenditoriali secondo le quali le grandi società del DAX sarebbero in procinto di entrare nella ricapitalizzazione di Db. Nessun aiuto di stato, dunque, come aveva promesso Angela Merkel. La Germania ha scelto una via decisamente più elegante per evitare un imbarazzante salvataggio di stato dopo che si è fatta paladina del divieto comunitario agli aiuti pubblici nelle crisi delle banche europee.
Capitale fresco in cambio di azioni dell'istituto
Il piano, però, vedrebbe anche la partecipazione del governo tedesco. Per ora le ipotesi sul piatto sono molteplici, ma si fa riferimento anche alla possibile sottoscrizione di un pacchetto di azioni da circa 5 miliardi di euro che Deutsche Bank sarebbe disposta a vendere. In questo modo l'istituto otterrebbe del capitale fresco in cambio dei titoli azionari. Sorprende, invece, la posizione del Fondo monetario internazionale. Secondo l'istituto guidato da Christine Lagarde, il colosso teutonico dai piedi d'argilla non avrebbe bisogno di alcun piano di salvataggio. Ma non sarebbe la prima volta, d'altronde, che il Fmi commette qualche piccolo errore di valutazione (LEGGI ANCHE "Grecia, il Fmi ammette di averla sacrificata per salvare l'UE").
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