20 aprile 2024
Aggiornato 15:30
sono 173mila i nuovi posti di lavoro negli Usa

Piazza Affari in forte calo, gli occhi europei sono puntati sui dati dell'occupazione americana

Nel pomeriggio a Milano il Ftse-Mib cade del 3,11 per cento, Parigi segna meno 2,24 per cento, Francoforte meno 2,40 per cento, Londra meno 1,80 per cento.

ROMA (askanews) - C'era grande attesa per i dati sul mercato del lavoro americano - in particolare per quanto riguarda quelli sull'occupazione - e ora che sono stati diffusi c'é una volatilità sostenuta su tutti i mercati finanziari. Si tratta infatti di un indicatore molto importante per capire cosa farà la Fed nel breve periodo, ed ora non è escluso un rialzo dei tassi entro il prossimo mese. Le Borse europee hanno prima ridotto in maniera consistente le perdite, ma successivamente sono tornate a calare marcatamente.

Occhi puntati sull'occupazione americana
Riflettori puntati sui dati americani sull'occupazione. Secondo diversi analisti questo dato è determinante per le decisioni della Fed sui tassi di interesse. Se i nuovi posti di lavoro fossero stati infatti sotto il livello di 200mila sarebbe stato molto difficile per la Federal Reserve decidere di aumentare i tassi già alla prossima riunione in calendario a metà mese avviando così il ciclo di normalizzazione della politica monetaria. I numeri, però, hanno tradito solo parzialmente le aspettative e ora i mercati azionari si mostrano nervosi e volatili. Sul valutario invece l'euro rimane sulle posizioni di ieri rispetto al dollaro. Continuano gli acquisti sui bond governativi dell'area euro, col Btp a 10 anni che vede il rendimento scendere all'1,90% con lo spread sul Bund tedesco che resta intorno ai 120 punti.

Grande volatilità sui mercati
Le forti oscillazioni del dollaro sul mercato dei cambi e la volatilità delle Borse è da attribuirsi proprio alla diffusione dei attesi sul mercato del lavoro degli Usa, che hanno fornito indicazioni contrastanti. L'euro è prima sceso fino 1,1090 dollari, poi ha ritracciato e nel pomeriggio si attesta a 1,1136, vicino ai livelli attorno a cui fluttuava prima della diffusione dei dati americani. Le Borse europee hanno prima ridotto in maniera consistente le perdite, ma successivamente sono tornate a calare marcatamente. Nel pomeriggio a Milano il Ftse-Mib cade del 3,11 per cento, Parigi segna meno 2,24 per cento, Francoforte meno 2,40 per cento, Londra meno 1,80 per cento.

173mila nuovi occupati negli Usa
Il numero di nuovi posti creati ad agosto, 173 mila è stato decisamente deludente, ma al tempo stesso il tasso di disoccupazione è sceso ancora, al 51 per cento dal 5,3 per cento, sui minimi dall'aprile del 2008, anche a riflesso di dati rivisti in meglio sui posti creati nei mesi precedenti. Come già detto, la rilevanza dei dati sul lavoro era particolarmente accentuata per le possibili ripercussioni sulle decisioni della Federal Reserve, la Banca centrale americana. Il 16 e 17 settembre si terrà la prossima riunione del direttorio e da settimane si ipotizza che possa sfociare in un primo rialzo dei tassi sul dollaro.

Non è escluso un aumento dei tassi da parte della Fed
Secondo alcuni analisti un valore particolarmente deludente sul versante occupazionale, nella fattispecie se i nuovi posti fossero risultati significativamente inferiori ai 200 mila, avrebbe potuto favorire un rinvio dell'aumento dei tassi. Al tempo stesso però il calo del tasso di disoccupazione riflette delle revisioni in meglio sulla creazione di nuovi posti nei mesi precedenti. Di fatto, secondo alcuni osservatori le cifre di oggi non sono sufficientemente negative da aumentare in maniera inequivocabile le possibilità di un rinvio. Quindi resta l'ipotesi di un aumento sui tassi Usa alla riunione della Fed del 17 settembre. Il tutto all'indomani di una seduta invece rialzista, sulla scia dei messaggi di possibile aumento degli stimoli monetari lanciati ieri dal presidente della Bce, Mario Draghi.