Effetto Draghi, spread intorno ai 100 punti

FRANCOFORTE - Minimo storico per lo spread Btp-Bund, che attualmente si attesta a 102,9 punti, con un rendimento sui titoli italiani dell'1,33%. Lo spread Grecia-Germania è invece a 869,5 punti, con un rendimento sui titoli di Atene del 9%.

EFFETTO DRAGHI - Le Borse europee beneficiano del posizionamento dei mercati in vista del Quantitative easing promesso da Draghi, e in avvio dal prossimo mese. A febbraio l'Esi, l'Economic Sentiment Indicator calcolato dalla Commissione europea, ha segnato un incremento di 0,7 punti per la zona euro, a 102,1 punti, e di 0,4 nella Ue, a 105,1. Gli indici sono stati trainati al rialzo dall'aumento della fiducia dei consumatori e del commercio al dettaglio, mentre sono rimasti stabili industria, servizi e costruzioni. Fra le principali economie dell'area euro l'indicatore ha segnato un balzo in Italia (+2,4 punti) e Francia (+2), è salito in Spagna (+0,8) ed è sceso in Germania e Paesi Bassi, dove ha registrato una flessione di 0,5 punti.

BORSE ASIATICHE POSITIVE - Le Borse asiatiche sono positive, con acquisti più decisi a Shanghai (+0,36%), e un +0,06% di Tokyo, dopo una buona settimana. L'avvio delle Borse europee è atteso a -0,1%, dopo un'ascesa ai massimi dal luglio 2007 negli ultimi giorni, con la schiarita sul debito greco e alcuni risultati societari sopra le attese.

SEGNALI NEGATIVI DA OLTREOCEANO - Negativi, invece, i segnali che giungono da oltreoceano. Le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti sono cresciute nel corso dell'ultima settimana di 31mila unità a quota 313mila. Il dato reso noto dal Dipartimento del Lavoro è peggiore delle attese degli analisti, che prevedevano un rialzo più modesto a quota 290mila. Chiusura contrastata, alla fine, per Wall Street col Down Jones, che perde lo 0,06% a 18.213,71 punti, mentre il Nasdaq avanza dello 0,42% a 4.987,89 punti. Chiude in territorio negativo l'indice S&P500 che cede lo 0,15% a 2.110,75 punti.​

ORO NERO IN RIALZO - In rialzo, infine, i prezzi del petrolio negli scambi elettronici sulla piazza di New York. Il barile di Wti con consegna ad aprile ha guadagnato l'1,6% portandosi a 48,96 dollari. Le quotazioni salgono anche per il Brent: il greggio di riferimento europeo ha segnato sul mercato londinese un rialzo di oltre un dollaro, salendo a 61,14 dollari al barile.