Cgil: la terra può essere ancora madre per molti giovani
Oggi a Roma il Presidnete della Regione Lazio, insieme al ministro per le Politiche Agricole e Ambientali Maurizio Martina, ha consegnato cinque nuovi lotti relativi al bando «Terre ai giovani». Giuseppe Cappucci di Flai Cgil crede nella valorizzazione della terra e sostiene che «l'agricoltura può sicuramente rappresentare un volano per lo sviluppo nell'economia».
ROMA - «L'agricoltura può sicuramente rappresentare un volano per lo sviluppo nell'economia». Così Giuseppe Cappucci, segretario di Flai Cgil di Roma e del Lazio commenta l'appuntamento di stamattina alla Fao, in cui il ministro per le Politiche Agricole e Ambientali Maurizio Martina, insieme al presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, ha consegnato cinque nuovi lotti relativi al bando 'Terre ai giovani'.
SALVIAMO LA TERRA - «Teniamo conto anche del fatto che proporre la terra pubblica e darla attraverso bandi a giovani cooperative è sicuramente un fatto a cui noi guardiamo con estremo favore e grande speranza – continua il rappresentante del sindacato – . Il rischio è che tutte queste terre pubbliche vadano in degrado oppure, ancor peggio, siano preda di speculazioni». Secondo Cappucci il si può guardare al settore agricolo come ad un campo di occupazione giovanile poiché «l'agricoltura per noi è un fatto di sviluppo e ci auguriamo che questo progetto possa continuare ed allargarsi ancora di più».
LA REGIONE LAZIO COME ESEMPIO - «Siamo di fronte ad una Regione che in poco tempo ha innovato la sua capacità di intervento su alcuni fronti, tra cui quello agricolo, di grande interesse per noi. Il Lazio è un modello e sono contento di dirlo alla prova dei fatti», ha commentato stamattina il ministro per le Politiche Agricole e Ambientali, continuando: «Anche la presentazione del progetto di oggi sulle 'Terre ai giovani', dimostra che il Lazio in questi mesi ha innovato tantissimo, - ha aggiunto il ministro - e sta facendo scuola da questo punto di vista, anche rispetto a diverse altre Regioni, su come si può innovare dal lato degli strumenti pubblici, con sostegni veri, concreti, di intervento, in particolare per connettere agricoltura e giovani e il progetto di oggi - ha continuato - è veramente una perla da questo punto di vista. Sono veramente grato alla regione Lazio per il lavoro fatto fin qui».
2015, L'ANNO DELL'AGROALIMENTARE - Il Ministro Martina, nelle ultime ore, ha affermato che «l'L'agroalimentare italiano è un settore di svolta per l'economia di questo paese. Lo è stato fin qui, basti vedere i dati sull'export e anche i dati occupazionali, ma lo sarà sempre di più» in futuro, «e sono convinto che il 2015 possa essere un anno di svolta positivo per noi. Possiamo toccare i 36 miliardi di export agroalimentare quest'anno».
L'AGRICOLTURA UN'ECCELLENZA PER L'ITALIA - Cappucci avvalora le parole del ministro, sostenendo che «in Italia abbiamo delle eccellenze indiscutibili sul piano dell'agroalimentare. Andrebbe sicuramente potenziato questo settore e noi auspichiamo che ci siano gli incentivi necessari per fare questo passo in avanti». E aggiunge convinto: «Insieme all'arte, l'agricoltura, il buon bere e il buon mangiare rappresentano per noi momenti di opportunità».
IL SUPPORTO IMPRENDITORIALE - Secondo il ministro «ogni Regione Lazio ha il suo patrimonio agroalimentare di qualità fondamentale, per cui credo che qui ci sia la possibilità di lavorare moltissimo sulle eccellenze territoriali e connetterle ad una grande realtà come Roma e quindi lavorare dentro una logica di network territoriale per intrecciare sempre di più le esperienze agroalimentari territoriali e questa piattaforma straordinaria che è la Capitale. Vedo che i passi che si stanno facendo, – ha evidenziato il ministro – in particolare sul versante regionale, tendono molto e giustamente a lavorare in questo senso. Poi ovviamente, grande attenzione alla qualità e al sistema delle DOP e IGP laziali». Martina ha posto l'accento sul valore imprenditoriale applicato all'agricoltura, e ha sottolineato che bisognerebbe prestare «grande attenzione allo sviluppo dell'organizzazione imprenditoriale, quindi tutto ciò che possiamo introdurre per supportare le imprese agricole vanno anche concretizzate con gli strumenti regionali. Insomma – ha concluso il ministro – mi sembra che la regione Lazio abbia preso il passo giusto e di questo sono contento».
EXPO: VETRINA DELL'AGROALIMENTARE MADE IN ITALY - Per quanto concerne il tema attuale e di grosso interesse dell'Expo, il segretario regionale di Flai Cgil sottolinea come questo rappresenterà una banco di prova di eccezionale importanza per l'agroalimentare: con l'Expo «avremo la possibilità di una grande vetrina internazionale. Sarà un momento interessante per capire come i mercati valutano i nostri prodotti. Sarà sicuramente un'opportunità: per ora parliamo solo ed esclusivamente della loro presentazione e del loro sviluppo sulla banco del mercato globale».
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