29 marzo 2024
Aggiornato 06:30
Peggiorano le stime della Commissione europea

Ue: Nel 2015 crescerà ancora il debito pubblico italiano

Il debito pubblico italiano raggiungerà un picco di indebitamento nel 2015, arrivando al 133,8% del Pil. Il deficit di bilancio si assesterà al 3% del Pil. I dati che riguardano le previsioni della Commissione europea sono marginalmente peggiori rispetto a quelli indicati la scorsa primavera.

ROMA - Il deficit di bilancio dell'Italia si assesterà esattamente al 3 per cento del Pil quest'anno, secondo le ultime previsioni della Commissione europea, per poi ridursi al 2,7 per cento nel 2015 e al 2,2 per cento nel 2016. Nel frattempo il debito si attesterà al 132,2 per cento nel 2014, ad un picco del 133,8 per cento nel 2015 e al 132,7 per cento nel 2016. I dati sono marginalmente peggiori di quelli indicati la scorsa primavera.

DEFICIT E DISAVANZO IN AUMENTO, L'ITALIA RISCHIA GROSSO - Nel 2014 il Pil italiano subirà una ulteriore contrazione dello 0,4 per cento, per poi risalire dello 0,6 per cento nel 2015 e dell'1,1 per cento nel 2016. I dati sono contenuti nelle previsioni economiche autunnali della Commissione europea, e segnano un taglio rispetto alle stime di primavera. Deficit di bilancio strutturale in peggioramento quest'anno in Italia, allo 0,9 per cento del Pil dallo 0,8 per cento del 2013 secondo le previsioni economiche autunnali della Commissiome europea. Sul 2015 è previsto un lieve miglioramento allo 0,8 per cento ma poi sul 2016 un nuovo peggioramento del disavanzo strutturale all'1 per cento. Questa voce viene attentamente monitorata dall'esecutivo comunitario per valutare se i piani di bilancio dei paesi dell'area euro risultino conformi a quanto previsto dal Patto di stabilità e di crescita.

ANCHE I CUGINI FRANCESI SONO FUORI DAI PARAMETRI DI MAASTRICHT - La Francia non è messa meglio dell'Italia, e sforerà praticamente tutti i parametri chiave europei sui conti pubblici nel triennio 2014-2016: queste le ultime previsioni economiche della Commissione europea. Il deficit di bilancio totale resterà sistematicamente sopra la soglia del 3 per cento del Pil, e anzi peggiorerà al 4,4 per cento quest'anno, dal 4,1 per cento del 2013, al 4,5 per cento nel 2015 e ancora al 4,7 per cento nel 2016. Anche guardando al disavanzo strutturale, quello depurato dagli affetti del ciclo economico, la Francia risulta fuori dalle regole con un miglioramento limitato a 0,3 punti su quest'anno, con cui il deficit strutturale si attesterà al 3 per cento del Pil, ma poi un calo solo marginale al 2,9 per cento sul 2015 e un sensibile peggioramento al 3,4 per cento nel 2016. Nel frattempo il debito pubblico totale dell'Esagono continuerà a crescere, al 95,5 per cento del Pil sul 2014, al 98,1 per cento nel 2015 e al 99,8 per cento nel 2016.