23 aprile 2025
Aggiornato 03:30
Summit parlamentare su industria e agricoltura

Grasso: «Ci salviamo solo se l'Europa acquista i fondi sovrani»

Il presidente del Senato, Pietro Grasso, alla riunione dei presidenti delle Commissioni competenti in materia di agricoltura, sviluppo industriale e piccole e medie imprese ha affermato che «il rilancio dei settori produttivi primario e secondario è senza alcun dubbio indispensabile per uscire dalla gravissima crisi che affrontiamo».

ROMA - Il presidente del Senato, Pietro Grasso, alla riunione dei presidenti delle Commissioni competenti in materia di agricoltura, sviluppo industriale e piccole e medie imprese ha affermato che «il rilancio dei settori produttivi primario e secondario è senza alcun dubbio indispensabile per uscire dalla gravissima crisi che affrontiamo».

SERVE L'INTERVENTO DELLA BCE - Il presidente del Senato ha continuato, affermando che «in questo difficile momento restano ancora sullo sfondo le questioni irrisolte da cui dipendono il futuro, anzi la sopravvivenza dell'Unione e delle comunità nazionali: prevenire i rischi drammatici della deflazione che si sta prospettando; promuovere la crescita e l'occupazione, quella giovanile in modo particolare». Per la seconda carica dello Stato, «alcune azioni immediate e profonde sono ormai indifferibili: un ruolo più marcato della BCE che, a parere di analisti ed osservatori, dovrebbe procedere a consistenti acquisti di fondi sovrani per avversare la deflazione e stimolare le economie; una giusta ridefinizione delle regole europee di bilancio per escludere dal deficit gli investimenti, senza i quali non sarà possibile riavviare la produzione e la domanda, affidando alla BCE adeguati meccanismi di salvaguardia; una forte accelerazione delle riforme strutturali al livello nazionale. Operazioni queste ultime che in Italia stanno fortemente impegnando il Parlamento e l'esecutivo».

CRESCITA E TUTELA DELL'AMBIENTE - A Palazzo Madama, pietro Grasso ha continuato il suo intervento e ha affermato: «Noi crediamo sia prioritario che l'Unione Europea continui a praticare e promuovere modelli incentrati sulla qualità della produzione, la tutela dei lavoratori e dei consumatori, il rispetto per l'ambiente e la difesa delle risorse naturali, piuttosto che sulla quantità del prodotto». E ancora: «Le sfide che l'Unione ha davanti sono complesse. Dobbiamo adottare modelli che coniughino la crescita della produzione e della trasformazione con la tutela dell'ambiente e della biodiversità e con lo sviluppo delle aree rurali. Dobbiamo difendere la produzione agricola dalle penetrazioni della criminalità organizzata, il cui peso è stato quantificato solo in Italia in un giro d'affari di 14 miliardi di euro l'anno, 7 dei quali provenienti dal mercato produttivo primario. Una realtà che riguarda tutti i paesi europei».

LA BATTAGLIA ALLE FRODI - Secondo Grasso bisogna «proteggere gli interessi economici del settore, la sicurezza e la salute dei consumatori dalle contraffazioni e dalle frodi. Tutelare le esportazioni europee dal rischio che le quote di mercato perse nella contingenza della crisi e di sanzioni economiche correlate a controversie internazionali siano stabilmente sostituite da produttori extra europei, con un perverso incremento del commercio di prodotti falsificati e di bassa qualità. Contribuire all'impegnativo processo il cui obiettivo è sfamare la popolazione mondiale che, nel 2050, avrà raggiunto la cifra di nove miliardi. Preoccupazioni e proposte che l'Italia pone al centro della propria azione, e che costituiscono il tema portante di Expo Milano 2015 che non casualmente è 'Nutrire la terra'».

I QUATTRO PILASTRI DEL RINASCIMENTO INDUSTRIALE EUROPEO - «Il rilancio del settore industriale, con l'ambizioso obiettivo di portarlo al valore del 20% del PIL europeo entro il 2020; e l'internazionalizzazione delle imprese, prima di tutto piccole e medie, come elemento chiave per la competitività dell'Europa». Questi i due punti della riunione interparlamentare dedicata all'agricoltura e alle Pmi sottolineati dal presidente del Senato, Pietro Grasso, nel suo intervento. E ha aggiunto il presidente del Senato: «Credo - ha detto - che sia diffusa la consapevolezza che in assenza di un'industria europea forte e integrata non sarà possibile la ripresa economica. La Commissione Europea ha correttamente individuato quattro pilastri per il rinascimento industriale europeo: investimenti sulla ricerca e l'innovazione, migliori condizioni di mercato, accesso facilitato al capitale e sviluppo di nuove e mirate competenze. Assolutamente essenziale sarà la valorizzazione delle piccole e medie imprese, che sono la spina dorsale dell'agricoltura e dell'industria europea e che stanno reagendo con ammirevole energia alla crisi espandendosi verso nuovi mercati, esportando, diversificando e ammodernando le attività. Un processo, quello per l'internazionalizzazione, che richiede anche un rafforzamento della qualità e della coerenza della politica estera comune europea che deve adottare nuove strategie nei rapporti con gli altri paesi per incidere positivamente sulle grandi trasformazioni geopolitiche e promuovere l'interesse europeo».