Gas russo all'Ucraina per l'inverno 2016
Mosca e Kiev hanno trovato un'intesa durante un meeting organizzato dall'Unione europea a Bruxelles, sulle forniture di metano, sospese dal 1 luglio, dal 1 ottobre fino alla fine del prossimo marzo
Mosca e Kiev hanno trovato un'intesa durante un meeting organizzato dall'Unione europea a Bruxelles, sulle forniture di metano, sospese dal 1 luglio, dal 1 ottobre fino alla fine del prossimo marzo
Nulla di fatto o quasi all'incontro di mediazione organizzato dalla Commissione europea, fra il ministro dell'Energia russo, Alexander Novak e il suo omologo ucraino, Volodymyr Demchyshyn. Da parte russa è stato spiegato che Gazprom «invierà solo i volumi di metano che sono stati pagati anticipatamente dalla controparte ucraina».
Il colosso energetico russo ha acolto la richiesta del vicepresidente della Commissione Ue, Maros Sefcovic. Da giorni infatti il governo ucraino ha chiuso i rubinetti del metano verso le regioni separatiste
Secondo il vicepresidente della Commissione, Maros Sefcovic, si tratta del «progetto europeo in materia di energia più ambizioso dopo la Comunità del carbone e dell'acciaio (Ceca, ndr)». L'obbiettivo principale del piano è quello di unificare il mercato del settore, oggi frammentato fra i 28 Stati membri.
A Baku nella prima riunione del Consiglio consultivo sul progetto del Corridoio meridionale del gas, progettato per trasportare il gas naturale azero in Europa, è stata discussa la fattibilità di questa opera. Secondo le previsioni, il progetto inizierà nel 2020.
Il commissario europeo per l'Unione energetica, Maros Sefcovic ha messo in dubbio il progetto russo «Turkish stream», che mira a bypassare l'Ucraina per trasportare gas dalla Russia all'Europa attraverso la Grecia. Ha detto di non essere convinto della «sostenibilità economica» della decisione di Mosca. Intanto si incontrerà con i Paesi ex South stream (con l'aggiunta di Atene), Italia esclusa