Minardi: Hamilton ha vinto, ora si guarda già al 2018
Archiviata la pratica iridata, le ultime due gare dell'anno si trasformano in una prova generale per la prossima stagione: Red Bull in crescita, Ferrari in recupero, Mercedes con le mani libere
FAENZA – Nonostante il Gran Premio del Messico abbia incoronato campione del mondo Lewis Hamilton, con due gare di anticipo, ha lasciato ben sperare la competitività della Rossa di Maranello, come del resto anche quella della Red Bull vincitrice della gara: «Siamo qui a commentare una prestazione eccezionale di Max Verstappen – racconta il nostro Gian Carlo Minardi – che ha vinto in modo fenomenale dopo aver mancato solo all'ultimo secondo la pole position più giovane nella storia della Formula 1, a vantaggio di un Sebastian Vettel autore di un giro fantastico. Sul finale di campionato la Ferrari ha recuperato affidabilità e prestazioni, ma non sufficienti a frenare Lewis Hamilton dal vincere il campionato del mondo».
Cosa possiamo capire sull'anno prossimo
Archiviata la pratica iridata 2017, insomma, il finale di stagione può già darci delle indicazioni preziose per il prossimo campionato: «Credo che sia interessante, a questo punto, vedere anche gli ultimi due Gran Premi, perché a questo punto ci si gioca già le carte per il 2018. Verstappen, la Red Bull e il motore Renault sono in netta crescita; la Ferrari sta recuperando sia come competitività che come affidabilità; la Mercedes, ormai libera da ogni problematica di prestazione, ci porterà a vedere il suo vero potenziale in questo momento e in prospettiva futura».
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