Milan: l’assurda pretesa del ds Mirabelli
La richiesta del direttore dell’area tecnica rossonera è del tutto fuori luogo, a maggior ragione in un momento come questo.

MILANO - «Il nostro presidente meriterebbe più rispetto perché ha sempre rispettato i suoi impegni». Con questa frase ad effetto, il direttore dell’area tecnica del Milan Massimiliano Mirabelli, ospite d’onore del Festival del Milanismo a Gallipoli insieme alla vecchia gloria Daniele Massaro, ha arringato la numerosa platea intervenuta per cercare di placare la sete di verità che in queste ultime settimane sta seccando la gola dei tifosi rossoneri. Alla vigilia di una sentenza Uefa che rischia di estromettere il Milan dall’Europa - l’ex club più titolato al mondo cacciato con ignominia dalla propria casa per la reiterata pervicace insistenza con cui l’amministratore delegato Marco Fassone continua a non offrire uno straccio di risposta credibile sulla manifesta inconsistenza patrimoniale del proprietario Yonghong Li - Mirabelli pretende rispetto. Incredibile.
Rischio umiliazione
La verità allarmante è che mentre il presidente cinese dell’Ac Milan continua a tergiversare, a fare melina, ad aspettare l’offerta giusta, il club di via Aldo Rossi rischia di vivere uno dei momenti più umilianti di tutta la sua ultracentenaria e gloriosa storia. Yonghong Li, come ormai è ben noto, sta giocando su più tavoli, sia quello del rifinanziamento del debito con il fondo americano Elliott, ma anche quello relativo al possibile ingresso in società di un nuovo partner di minoranza. Una sola delle due azioni portate a conclusione avrebbe il potere di rasserenare gli umori inquieti dell’Uefa e risparmiare al Milan la cocente delusione di restare fuori dall’Europa e poter continuare nel lento processo di rilancio del club.
Prima chiarezza, poi rispetto
Invece nulla, ancora nulla vorremmo aggiungere. Con la speranza che presto qualcosa possa materializzarsi all’orizzonte rossonero e pacificare il popolo milanista da troppo tempo alle prese con i fantasmi della mortificazione. Prima di pretendere rispetto per il presidente Yonghong Li, Max Mirabelli dovrebbe rendersi conto che per colpa di quella cappa di mistero che aleggia su tutta la società Milan, oggi ci si ritrova in questa situazione di allarmante precarietà. Per cui no, caro Mirabelli, impossibile rispettare chi sta causando tutto questo disagio. Si chiariscano prima definitivamente le cose, poi si che potremo tornare a parlare di rispetto.
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