21 marzo 2023
Aggiornato 13:00
Calcio | Nazionale

Milan: futuro a tinte fosche, ma ci sarebbe la soluzione a tutto

Difficile vedere il bicchiere mezzo pieno in casa Milan dopo la terribile batosta del deferimento Uefa. Eppure una soluzione per salvare l'Europa e sistemare tutto, almeno nell'immediato, ci sarebbe.

Yonghong Li e Fassone alla ricerca di nuovi finanziatori
Yonghong Li e Fassone alla ricerca di nuovi finanziatori Foto: ANSA

MILANO - A leggere il dispositivo della sentenza emessa dall’Uefa nella serata di martedì non sembrano esserci dubbi. Il Milan è messo male, malissimo, ma forse c’è ancora uno spiraglio: «La camera di investigazione dell’Organo di Controllo Finanziario per Club UEFA (CFCB) ha deciso di rinviare l’AC Milan alla camera giudicante del CFCB per la violazione delle norme del fair play finanziario, in particolare per la violazione della regola del pareggio di bilancio. La camera di investigazione ritiene che le circostanze del caso non consentano la conclusione di un settlement agreement. Nello specifico, permangono ancora incertezze sul rifinanziamento del prestito e sul rimborso delle obbligazioni da effettuare entro ottobre 2018. La camera giudicante prenderà una decisione in merito a tempo debito. Durante il mese di giugno, la camera di investigazione comunicherà eventuali altre decisioni in merito al monitoraggio delle società sotto indagine o che hanno concluso un settlement agreement».

Problema rifinanziamento
Sembra tutto fin troppo chiaro, l’Organo di Controllo Finanziario per Club UEFA non si fida di Yonghong Li e della sua inconsistenza. E su questo nessuno può dargli torto, se è vero come è vero che nessuno ha ancora capito se il proprietario del Milan disponga o meno di un suo patrimonio e a quanto ammonti. È altrettanto chiaro però che la pregiudiziale più pesante per il club di via Aldo Rossi è quell’esposizione debitoria di oltre 300 milioni con il fondo Elliott con scadenza a ottobre 2018. Sono mesi che insistiamo sul fatto che il rifinanziamento di quel debito potrebbe essere la chiave per la soluzione di tutti i problemi del club, almeno nell'immediato, perchè consentirebbe maggiore agio nelle operazioni e nella gestione dei rapporti, anche istituzionali. Eppure Yonghong Li, malgrado le tante proposte fatte recapitare sul suo tavolo da Marco Fassone, continua a traccheggiare e rimandare in attesa di offerte a condizioni e interessi migliori.

Milan, rischio grosso
Peccato che nel frattempo il Milan corra il rischio concreto di uscire dall’Europa e perdere perfino gran parte del proprio parco giocatori. Ecco, probabilmente basterebbe che il club di via Aldo Rossi, nella fattispecie Yonghong Li, sistemasse la pratica rifinanziamento del debito con Elliott per indurre l’Uefa a fare marcia indietro e tornare alle sanzioni del settlement agreement a cui tutti eravamo preparati. Magari sarà il caso che qualcuno faccia presente al sedicente proprietario di una delle società più gloriose del calcio mondiale che con la storia non si scherza. Svegliatevi tutti. A buon intenditor…