Yamaha a due velocità: Valentino Rossi sorride, Vinales no
Il Dottore è solo nono, ma parla di «giornata positiva: il mio passo non è male soprattutto in condizioni gara». Maverick, invece, ha «problemi dovunque»

DOHA – Dal secondo al nono posto, ma senza patemi d'animo. A guardare solo la classifica delle prove libere, si è notato un netto arretramento di Valentino Rossi: dal pomeriggio, quando solo 61 millesimi lo distaccavano dal leader Andrea Dovizioso, alla sera quando si è ritrovato ai margini della top ten. Eppure, dando retta alle dichiarazioni, l'impressione in moto è stata diametralmente opposta: il Dottore si è trovato meglio quando il sole è calato, e solo qualche imperfezione nel suo giro lanciato gli ha impedito di piazzarsi meglio. «Durante il giorno ho avuto sensazioni piuttosto positive, mi trovavo bene con la moto e anche il mio passo non era male, soprattutto con gomme usate, il che è un buon segnale in vista della gara – spiega il nove volte iridato – La mia posizione finale in classifica, però, non è fantastica: questo perché con le gomme nuove non è arrivato il giro perfetto, ho commesso qualche piccolo errore che mi ha fatto perdere un po'. La cosa importante è che mi trovo meglio alla sera, quando fa più fresco riesco ad essere più veloce, e domenica si correrà alle sette. Devo ancora decidere se usare la mescola dura o la media, perché lo pneumatico davanti è sempre al limite e non so cosa aspettarmi negli ultimi cinque giri». Oltretutto, il nono posto finale rischia di non riflettere con precisione la competitività del fenomeno di Tavullia, se è vero che il suo distacco dalla sesta piazza di Marc Marquez è di appena quattro millesimi e quello dalla quarta di Jorge Lorenzo di due centesimi. «Siamo tutti attaccati: quattro piloti in quattro millesimi, non credo di avere mai visto una roba del genere, è incredibile – strabuzza gli occhi Vale – Se riuscirò a mantenere lo stesso passo di oggi, intorno all'1:55, sono sicuro che potrò lottare per le prime posizioni».
Vinales insoddisfatto
Dall'altro lato del box, invece, l'umore è nero. E non solo perché Maverick Vinales, con il suo undicesimo posto del venerdì, potrebbe rimanere tagliato fuori dalla fase finale delle qualifiche. A preoccupare di più il pilota catalano è il fatto che sulla sua M1 ha ritrovato esattamente gli stessi guai dei test, primo fra tutti una mancanza di stabilità dietro. «Abbiamo problemi più o meno da tutte le parti, quindi dobbiamo migliorarle tutte, una per una – dichiara sconsolato Top Gun – Stanotte rivoluzioneremo la moto e ci riproveremo domani. Al posteriore non ho molta aderenza e questo mi crea difficoltà anche sul davanti. Non so perché ci siano tutti questi problemi: l'unica cosa che sto cercando di fare è restare calmo, perché so che il mio livello è alto e quando metteremo la moto lì davanti ci sarò anch'io». Quanto è cambiata la situazione rispetto ad un anno fa, quando Vinales esordiva in sella alla Yamaha con la pole position e la vittoria. Da allora, la moto di Iwata ha scoperto grossi limiti, soprattutto sul solito fronte elettronico. «Uso un telaio 2016, ovviamente con qualche modifica, ma molto simile – prosegue Maverick – Però non credo che il problema stia lì, piuttosto sull'elettronica. Cerco di fare la mia parte, essere molto gentile con la moto e non metterla nei guai. Sono molto più delicato dello scorso anno, quando guidavo in modo più aggressivo e spingevo di più. Sto facendo del mio meglio, ma la moto va migliorata molto». E se la differenza tra i due piloti della casa dei Diapason stesse proprio nello stile di guida? «Io guido in modo naturale – chiosa Valentino Rossi – penso che il mio stile sia un po' a metà tra morbido e duro... Quanto a Maverick, a volte non capisco nulla di quello che succede a me, figuriamoci a lui!».