Bonucci indovina la diagnosi dei mali del Milan
Al termine della gara di Atene, il capitano rossonero ha parlato ai microfoni di Sky, centrando uno dei punti più importanti circa i problemi della formazione di Montella
ATENE - Lo 0-0 in casa dell'AEK Atene avvicina il Milan alla qualificazione ai sedicesimi di finale, ma allontana i rossoneri sempre di più da quell'idea di gioco e di vittorie che la società si era imposta ad inizio stagione. La formazione di Vincenzo Montella è apparsa lenta e senza idee, incapace di creare una sola azione da rete in novanta minuti, eccezion fatta per un palo colpito da Montolivo ad inizio ripresa. Così non va, lo sanno tutti, dall'ultimo dei tifosi allo stesso Montella che ostenta sempre tranquillità nei post partita, ma che in cuor suo non può essere realmente soddisfatto come afferma di essere. Chi davanti ai microfoni non si è nascosto è invece Leonardo Bonucci che ad Atene ha pure disputato una delle sue migliori gare da quando veste la maglia del Milan: "Dobbiamo dare di più, ma siamo sulla buona strada - ha detto il capitano milanista a Sky Sport - e vogliamo migliorare. Cosa ci manca? Probabilmente un pizzico di personalità, una spinta in più quando attacchiamo, chi ha la palla deve prendersi maggiori responsabilità".
Carisma assente
A chi non è venuto in mente Calhanoglu, ancora mai nel vivo del gioco e mai al tiro nonostante una bordata come pochi altri in Europa? E a chi non è venuto in mente Lucas Biglia, assente ad Atene ma quasi mai capace di prendersi la responsabilità di avanzare di 10 metri rispetto alla sua posizione abituale e provare la conclusione a rete? E a chi non è venuto in mente l'ultimo Andrè Silva visto in azione e in grado di fare appena il solletico alle difese avversarie? Al Milan attuale se non si accende Suso, la luce resta irrimediabilmente spenta e nessuno ha il coraggio di mostrare carattere con la palla tra i piedi; Bonucci ha trovato uno dei mali e scovato la diagnosi, ora sta al dottor Montella reperire la cura.