19 aprile 2024
Aggiornato 04:00
Calcio

Milan: fine dei sogni di gloria

La sconfitta contro la Roma certifica la debolezza dei rossoneri verso le prime quattro della classifica. Raggiungere la Coppa Campioni sarebbe un miracolo per il gruppo di Montella

Leonardo Bonucci sconsolato dopo Milan-Roma 0-2
Leonardo Bonucci sconsolato dopo Milan-Roma 0-2 Foto: ANSA

MILANO - «Il Milan ha l’obbligo di raggiungere il quarto posto». E chi l’ha detto? Dove è scritto che una squadra, solo perché si rinforza sul mercato ed ha rinnovate ambizioni dopo anni disastrosi debba automaticamente scavalcare le rivali in classifica? Il Milan, nonostante 200 milioni spesi in sede di campagna acquisti, non è ancora al livello di Napoli, Juventus, Inter e Roma, tutt’altro, è una squadra in costruzione, con buone individualità ma non ancora un gruppo solido e soprattutto esperto. Contro la Roma i rossoneri hanno anche giocato alla pari per un’ora, ma non appena hanno subìto la rete di Dzeko si sono sciolti come neve al sole, esattamente quanto già accaduto contro Lazio e Sampdoria.

Prova fallita

Milan-Roma era la prova del nove per la squadra di Montella: vincere per dimostrare di non essere grandi solo con le piccole, una prova miseramente fallita da un Milan combattivo e volenteroso, ma troppo fragile (anche psicologicamente) davanti ad un avversario ormai abituato da anni a stazionare nelle prime tre posizioni della serie A. I rossoneri, viceversa, sono ancora in una situazione di apprendistato, la loro corazza non è ancora abbastanza dura; il Milan va aspettato, il Milan è giovane, il gruppo non è ancora squadra: tutto vero, ma alla base c’è che le prime quattro (e in questo momento anche la Lazio) sono di un’altra categoria e la compagine milanista ad oggi non può pensare di arrivare in Coppa dei Campioni se non attraverso la vittoria della Coppa Uefa, impresa forse in questo momento più alla portata della formazione di Montella, in pesante ritardo in campionato. Il Milan si sarà anche rinforzato, ma il distacco dalle prime è forte, nessuno aspetta i rossoneri, nessuno si impietosisce, nessuno ha voglia di lasciar spazio a nessuno; solo chi è accecato dal tifo e da spesse fettine di prosciutto a tinte rossonere sugli occhi può oggi aspettarsi qualcosa in più rispetto ad un quinto posto in serie A. Chi ha voglia di illudersi ancora, lo faccia, ma a suo rischio e pericolo.