Inter-Milan, derby di mercato per Keita
Il club rossonero ha ancora nel mirino l’attaccante biancoceleste e se dovesse riuscire in tempi brevi a cedere Niang potrebbe recapitare un’offerta definitiva alla Lazio e al calciatore. Ma da oggi c’è una concorrente in più: l’Inter, beffata dalla Roma per Patrick Schick e alla ricerca di un altro attaccante.
MILANO - Mercato in entrata chiuso per il Milan dopo la sontuosa campagna acquisti impreziosita da ben 11 nuovi innesti nella rosa rossonera? Nemmeno per sogno. Come si dice sempre in questi casi, occhi aperti in attesa di qualche possibile occasione dell’ultimo momento. Come sono cambiati i tempi rispetto a quando gli ultimi giorni del Condor Galliani erano quelli decisivi per il calciomercato del Milan. Oggi si attende l’opportunità, ma in ogni caso la squadra per la prossima stagione è già ottima così.
Il Milan non molla
A proposito di occasione, continua a rimbalzare di qua e di là il nome dell’attaccante senegalese Keita Balde, esubero in casa Lazio, promesso sposo della Juventus, ma di fatto ancora sul mercato per le richieste di Lotito, giudicate eccessive dalle pretendenti.
Sta di fatto che Fassone e Mirabelli non hanno mollato la pista biancoceleste e, soprattutto se dovessero andare in porto le cessioni dei vari esuberi Niang, Sosa, Gomez e Paletta, potrebbero tentare l’offensiva definitiva, provando a convincere non tanto il numero uno laziale, quanto il procuratore di Keita che ha promesso il calciatore alla Juventus.
C’è anche l’Inter
La novità delle ultime ore è che un’altra pericolosa rivale potrebbe aggiungersi alle contendenti: l’Inter di Sabatini e Ausilio, pesantemente scottata dal rifiuto di Schick, sempre più vicino ad accettare la corte della Roma.
Anche per i nerazzurri però c’è da gestire prima la questione esuberi, che nel caso degli uomini di mister Spalletti sono i vari Jovetic, Brozovic etc. etc. Solo dopo aver liberato qualche armadietto ad Appiano Gentile ed aver raggranellato un gruzzoletto sufficiente, l’Inter tenterà l’affondo su Keita. Sempre che il Milan non riesca a risolvere prima la pratica.