1 settembre 2025
Aggiornato 16:30
MotoGP

Marquez dà i voti ai suoi rivali: «Più di Valentino Rossi temo Vinales»

Al giro di boa della stagione si ritrova sorprendentemente in testa al Mondiale. E, dall'alto verso il basso, Magic Marc si può permettere di giudicare i suoi diretti inseguitori: «Maverick è la velocità, Valentino l'esperienza e Dovizioso la regolarità. E io? Devo vincere altre due gare»

Marc Marquez esulta sul gradino più alto del podio del GP di Germania
Marc Marquez esulta sul gradino più alto del podio del GP di Germania Foto: Michelin

ROMA«Maverick è la velocità, Valentino l'esperienza e Dovizioso la costanza di rendimento. Dani è un po' di tutte queste cose, ma se dovessi riassumerlo in una sola parola direi: talento. Nessuno parla di lui, ma senza fare troppo rumore lui c'è». Queste le parole con cui, a margine di un recente evento dedicato ad un suo sponsor, il capofila della MotoGP Marc Marquez ha definito i suoi diretti inseguitori. La seconda vittoria della stagione, colta a inizio mese al Sachsenring, ha infatti permesso a sorpresa al campione del mondo in carica di ripresentarsi alle ferie estive in testa alla graduatoria iridata. Ma la classifica non potrebbe essere più corta: Maverick Vinales lo rincorre a cinque punti di distacco, Andrea Dovizioso a sei e Valentino Rossi a dieci, mentre il suo compagno di squadra Dani Pedrosa è un po' più staccato (a 26 lunghezze) ma ancora ampiamente in corsa. E Magic Marc, con le sue dichiarazioni, dimostra di tenere nel debito conto il valore dei suoi avversari in vista della seconda metà della stagione.

Mancano due successi
Ma, se deve sbilanciarsi a indicare un favorito, il catalano sembra temere più Top Gun che il Dottore: «Rossi ha molta esperienza, quella non basta per vincere: serve anche la velocità – spiega il cinque volte iridato – Valentino ne ha, ma in questo senso Maverick è un passo avanti. Abbiamo tutti la possibilità di pescare in acque agitate e la prova è Dovizioso. All'inizio dell'anno, nessuno si aspettava di vederlo in quella posizione. Ma in una pista come il Sachsenring, dove avrebbe dovuto faticare, era molto vicino alle Yamaha». Marc è comunque molto critico anche nei confronti di se stesso, e sa di non avere ancora fatto abbastanza per garantirsi la certezza del titolo: «Il Mondiale si deciderà realmente solo nella seconda metà del campionato. Ci saranno circuiti dove potremmo attaccare e altri dove soffriremo, per questo sarà importante essere regolari. Non mi aspettavo di essere in testa alla classifica a questo punto della stagione, ma per il titolo dovrò vincere almeno altre due gare».

L'incoraggiamento a Lorenzo
Manca all'appello soltanto Jorge Lorenzo: dopo il passaggio alla Ducati, infatti, il maiorchino non ha ancora ritrovato la sua competitività e si ritrova attualmente solo nono, a 58 punti di ritardo dal suo vicino di box Dovizioso. Eppure il suo connazionale Marquez riserva anche a Por Fuera parole di stima, e si dice convinto che le sue difficoltà si riveleranno soltanto temporanee: «Ho già detto all'inizio dell'anno che Jorge sarebbe potuto salire sul podio – prosegue il pilota della Honda – e avrebbe potuto perfino vincere qualche gara. Penso ancora che potrà salire sul gradino più alto quest'anno. Per poter lottare per il titolo, invece, bisogna conoscere molto bene la moto e il materiale tecnico, e tutto deve essere al 100%: è quello che gli manca ancora, la costanza di rendimento. Ma si sta impegnando molto, e sono convinto che arriverà alla vittoria».