Juve, visto che Schick? La Roma strizza l’occhio a Berardi
L’Italia under 21 perde 3-1 con la Repubblica Ceca ed è molto vicina all’eliminazione: potrebbe non bastare battere la Germania. Tra gli uomini mercati spiccano i due fantasisti mancini: Schick regala un assist, Berardi segna il gol del momentaneo pari. Male Donnarumma, malissimo Bernardeschi.

Roma - Guardi la partita di ieri e non puoi non pensare a Sacchi e a quel pomeriggio del ’96. Anche lì campionati europei, anche lì di fronte la Repubblica Ceca. Una sola differenza: in campo ci sono le nazionali maggiori. L’Italia vice-campione del mondo viene da una vittoria nella gara d’esordio, così come gli Azzurrini di Di Biagio. Ma contro Nedved e compagni Sacchi cambia cinque titolari, l’Italia perde 2-1 e si ritrova a dover battere a tutti i costi la Germania all’ultima giornata, pur sapendo che potrebbe non essere sufficiente (finirà 0-0). Le analogie con quanto successo ieri pomeriggio in Polonia si sprecano. Anche stavolta l’allenatore cambia molto rispetto al successo dell’esordio (Di Biagio ne cambia quattro), perdiamo con la Repubblica Ceca e ci ritroviamo a dover battere la Germania, tenendo contemporaneamente un occhio alla differenza reti. Rispetto alla squadra che ha battuto la Danimarca, ci sono due volti nuovi in difesa e due a centrocampo. Resta invariato solo l’attacco, forse proprio il reparto che aveva più bisogno di essere rivisto. Lo dimostra la prestazione di Chiesa, che entra a mezz’ora dalla fine e si dimostra il migliore in campo. Proprio come il padre, ventuno anni fa a Liverpool, che contro quella Repubblica Ceca segnò il gol del momentaneo 1-1.
Flop Bernardeschi
C’è poco da sorridere quindi. Ma non solo in Polonia, bensì anche in Italia e nelle sedi dei vari club interessati ai talenti della giovane Italia. Diciamo che, se alcune società dovevano convincersi ieri a comprare qualcuno dei ragazzi di Di Biagio, hanno sbagliato partita. Il migliore in campo, come detto, è stato Federico Chiesa, che però, con ogni probabilità, rimarrà un altro anno a Firenze. Tra gli uomini mercato si salva solo Berardi, che segna un gol (quello del momentaneo 1-1) di rara caparbietà, dopo averlo già sfiorato due volte, in entrambi i casi su punizione. Il talento calabrese - come è noto – piace molto alla Roma: Di Francesco lo vuole e lui vuole la capitale. Ma la trattativa non è così facile: il Sassuolo chiede 50 milioni e le parole del procuratore del giocatore arrivate ieri in tarda serata ("La Roma porterà avanti la trattativa per Berardi? Non c'è ancora nulla di concreto") non fanno ben sperare. Non ha certo brillato, invece, il protagonista indiscusso di queste settimane: Gigio Donnarumma. Forse perché distratto anche oggi dai tifosi sugli spalti (è comparso uno striscione con scritto «Se hai il Milan nel cuore cambia procuratore»), il giovane portiere è tutt’altro che irreprensibile sul primo gol, e forse poteva fare di più anche sul terzo. Restando al Milan: male anche Conti, che paga però una prestazione orrida dell’intero reparto, Rugani in primis. E qui veniamo alla Juve: se Bernardeschi è quello visto ieri pomeriggio, 50 milioni si possono spendere diversamente. Il talento di Carrara non brilla e ha sulla coscienza un rigore in movimento sbagliato malamente sullo 0-0. Avesse segnato, sarebbe stata una partita diversa.
A qualcuno piace Jankto?
C’è solo una cosa che può far sorridere la Juventus: la prestazione di Patrick Schick. Intendiamoci: nulla di eccezionale, il talento della Samp sa fare di (molto) meglio. Ma va apprezzata soprattutto la capacità di interpretare (a suo modo) un ruolo non suo come quello di unica punta. Oltre al fatto che è suo l’assist che manda in porta Travnik in occasione del primo gol. Chi invece gioca una signora partita è il centrocampista dell’Udinese Jakub Jankto. A inizio mercato sembrava piacesse a Inter e Napoli, ma ora l’interesse per lui sembra essere un po’ scemato. Chissà che la grande prestazione di ieri non possa riaprire le cose.