29 marzo 2024
Aggiornato 10:00
Calcio - Serie A

Milan: il sogno continua, ma che fatica con il Crotone

I rossoneri sconfiggono i calabresi al termine di un match difficile e combattuto fino alla fine. Ci pensa il solito Lapadula a piegare la resistenza del Crotone nei minuti finali del match, dopo l’errore dal dischetto di un Niang decisamente sotto tono.

MILANO - Ancora una volta è toccato a Gianluca Lapadula togliere le castagne dal fuoco a mister Montella. E, come già accaduto a Palermo, è stato l’ex bomber del Pescara a scardinare la difesa avversaria nei minuti finali di una partita collosa, difficile, ostica, non solo per l’atteggiamento battagliero del Crotone, quanto per la scarsa attitudine alla sofferenza mostrata dai rossoneri nel lunch match della quindicesima giornata.
Sarà stato per la delicatezza dell’incontro, già dato per vinto con troppo ottimismo alla vigilia, o per l’importanza dei tre punti fondamentali nella corsa alla prossima Champions League, sta di fatto che il Milan sceso in campo contro i rossoblu calabresi ha dato subito la sensazione di essere incappato in una di quelle giornate dalle quale è difficile riemergere.

La grande novità
Difficile, ma non impossibile. È questa la grande novità dei rossoneri di Montella rispetto alle scorse stagioni. Questa è una squadra che anche quando non tutto gira a meraviglia, quando molti dei suoi giocatori vanno a tre cilindri, quando la situazione sembra mettersi male, alla fine riesce sempre a trovare il guizzo giusto per risollevarsi. Esattamente come è capitato in casa contro il Sassuolo, a Palermo, in casa contro il Pescara e oggi contro il Crotone.

Niang down
Se il protagonista in positivo del Milan è senza alcun dubbio Gianluca Lapadula, l’unico che ha sempre creduto nella vittoria, prima conquistando il rigore che poi Niang si è fatto parare da Cordaz, poi buttando alle spalle del portiere calabrese la palla servita in mezzo all’area da Honda, in negativo sono tanti i rossoneri che meriterebbero la copertina.
In primis M’Baye Niang, buttato nella mischia dopo un periodo tutt’altro che positivo e rivelatosi in condizioni ancora tutt’altro che soddisfacenti. La partita del francese è stata tutta una lotta: contro gli avversari, contro i compagni di squadra, contro il pallone, contro sè stesso. E il risultato è stato una prestazione indecorosa, costellata da un migliaio di palloni persi, un gol pressoché fatto sprecato nel finale di primo tempo dopo aver masticato un pallone solo davanti al portiere avversario e, dulcis in fundo, un rigore strappato a Lapadula - che dopo esserselo procurato avrebbe voluto legittimamente batterlo - e invece calciato tra le braccia di Cordaz.

Male De Sciglio e Sosa
Ma meritevoli di finire dietro la lavagna, oltre a Niang, anche tutti gli altri protagonisti della zona sinistra del campo rossonero, Mattia De Sciglio e Josè Sosa. La partita del terzino azzurro è stata un distillato di timidezza e approssimazione: mai un intervento degno di nota, mai un’azione imperiosa sulla fascia, mai un cross degno di questo nome, mai niente di niente. Più o meno come il centrocampista argentino, capace di regalare ai suoi innumerevoli detrattori un’occasione in più per insultare Galliani che l’ha strappato al Besiktas al prezzo folle di 8 milioni di euro.

Locatelli a riposo
Da sottolineare anche la brutta prova di Manuel Locatelli, lui per primo bisognoso di tirare il fiato dopo due mesi vissuti a 100 all’ora. Il baby regista rossonero è un ragazzino diciottenne che dovrebbe permettersi il lusso di poter sbagliare e soprattutto di lasciare ogni tanto a qualcun altro la responsabilità di orchestrare da solo la manovra del Milan. Questo però, complice l’infortunio di Montolivo e il mercato sconsiderato di Galliani che da cinque anni a questa parte ancora non riesce a comprare un playmaker decente, è impossibile e i risultati sono sotto gli occhi di tutti.

E ora la Roma
Malgrado ogni cosa però, il Milan è ancora lassù in alto, ad appena 4 punti dalla Juventus solitaria e in condominio con la Roma nell’accogliente seconda piazza della classifica. Ora l’imperativo di Montella è recuperare in fretta Bonaventura (quanto si è sentita la sua assenza) e poi restituire un po’ di energia fisica e mentale a molti dei rossoneri in evidente riserva. Lunedì c’è lo scontro diretto contro i giallorossi di Spalletti, uscire indenni dall’Olimpico vorrebbe dire mandare un messaggio forte e chiaro al campionato: nella corsa a un posto Champions c’è anche il Milan.