20 aprile 2024
Aggiornato 14:00
Fantamercato tra Formula 1 e MotoGP

La provocazione di Wolff: «Al posto di Rosberg vorrei Rossi o Lorenzo»

Il team principal della Mercedes, alla ricerca di un sostituto del campione del mondo in carica, ci scherza su: «Perché non offrire la macchina a loro?». E Valentino sta al gioco: «Sarebbe bello, se vuole chiamarmi ha il mio numero»

Jorge Lorenzo con il team e la monoposto Mercedes
Jorge Lorenzo con il team e la monoposto Mercedes Foto: Mercedes

ROMA – Da quando Nico Rosberg ha reso pubblico il suo ritiro dalle corse, il povero team principal della Mercedes Toto Wolff si è trasformato praticamente in un centralinista a tempo pieno: «Io e Niki Lauda abbiamo ricevuto telefonate da circa l'80% dei piloti di Formula 1 – sorride ai microfoni della Gazzetta dello sport – Gli unici a non chiamarmi sono stati Raikkonen e Kvyat. Perché? Non hanno il mio numero in rubrica». E allora, perché non valutare anche qualche nome inaspettato? «Un'ipotesi è quella di offrire la macchina a Valentino Rossi oppure Jorge Lorenzo (che la Mercedes l'ha provata davvero un mese fa a Silverstone, ndr) – scherza – Ci sono liberi anche Sebastien Ogier (campione del mondo rally, ndr) e José Maria Lopez (campione del mondo turismo, ndr), allora potremmo organizzare un bel provino». Per quanto affascinante, si tratta ovviamente solo di una provocazione, pronunciata da Wolff nella sbornia dei festeggiamenti per il doppio titolo mondiale a Stoccarda. Ma, con uno come lui, non si sa mai...

La risposta di Valentino
Tanto che anche Valentino Rossi, che al passaggio in F1 con la Ferrari qualche anno fa arrivò davvero vicinissimo, ha deciso di stare al gioco: «Ci vado io a correre – gli ha risposto a distanza dal paddock del Rally di Monza a Sky Sport – Ovviamente non penso di essere all’altezza di una monoposto del genere, ma sarebbe bello... Se vogliono chiamarmi, Wolff il mio numero ce l'ha. Come potrei dire di no se mi offrissero un test? Ho già avuto la fortuna di provare la Ferrari, sono molto amico di tanti meccanici a Maranello e il mio cuore è lì. Sarebbe forse un mezzo tradimento, ma come fai a non provare la Mercedes se te lo chiedessero? Ma comunque è molto difficile, stiamo fantasticando». Di certo anche il Dottore è stato uno dei tanti addetti ai lavori rimasti sbalorditi dall'annuncio del prepensionamento del campione del mondo di F1 in carica: «È stato uno shock, non me l’aspettavo – ammette – Alcune volte sento Rosberg al telefono, gli faccio i complimenti quando vince, però è difficile commentare o dire qualcosa, perché queste sono scelte talmente personali che direi che ha ragione se si sentiva di fare così. Se si sente a posto avendo vinto il campionato e vuole stare con la sua famiglia, ha una moglie e una bambina bellissima, ha fatto bene. Secondo me Hamilton non è contento. Tra di loro c’è sempre stata una grande rivalità, che durava fin da piccoli. Penso sia rimasto deluso». Una scelta difficile da comprendere per chi, come Vale, a trentasette anni (ben sei in più di Rosberg) ancora ad appendere il casco al chiodo non ci pensa neppure lontanamente: «È vero che c’è tanto stress, ma ci vuole una grande passione e devi divertirti quando guidi, poi ognuno sente quello che deve fare. Per me il 2016 è stato un anno abbastanza positivo perché è stato un bel campionato, sono stato competitivo anche se mi è dispiaciuto non arrivare più vicino a Marquez perché ho fatto degli errori e sono stato un po’ sfortunato. Mi sarebbe piaciuto vincere più di due gare, però alla fine è stato un anno positivo, mi sono divertito. Ritirarmi da vincente? L'ho detto un sacco di tempo fa, ormai è passata. Non saprei cosa farei se dovessi vincere un altro Mondiale: non so se mi ritirerei prima del 2018, ma vorrei avere questo problema».