Valentino si gode la crisi di Lorenzo e Marquez
Niente pole position, ma la seconda piazza in griglia di partenza ad Assen vale comunque oro per il Dottore. Specialmente con Marc che scatterà quarto e Jorge appena undicesimo: «Sono competitivo e soddisfatto»
ASSEN – La pole position gli è sfuggita. E nemmeno di poco: sette decimi. Ma, tutto sommato, poco male: «Mi dispiace, ma sono più che soddisfatto di partire dalla prima fila», commenta Valentino Rossi al termine delle qualifiche del Gran Premio d'Olanda. Il Dottore, infatti, è stato comunque uno dei piloti che è riuscito a barcamenarsi meglio tra le insidie di una pista tecnica, resa ancor più complessa da un meteo imprevedibile e da un asfalto bagnato ma solo a tratti: «A metà sessione mi sono fermato ai box perché la gomma posteriore si era surriscaldata – racconta – Alcuni punti della pista erano asciutti, ma per me era troppo presto per montare le intermedie: tre o quattro curve erano completamente bagnate. Quindi ho messo un altro pneumatico da pioggia ed è stata la soluzione giusta. Ho avuto a disposizione un solo giro, ma è andato abbastanza bene. Era più facile sbagliare che azzeccare, ma abbiamo centrato la strategia migliore».
Marc salvato da uno scooter
I suoi diretti rivali non possono certo dire la stessa cosa. Marc Marquez è caduto già nel suo giro di uscita: e meno male che ha trovato a bordo pista il provvidenziale fotografo Tino Martino (uno dei decani, per giunta amico dello stesso Rossi) che gli ha ceduto lo scooter per tornare di volata ai box: «Non c'era nessuno per darmi un passaggio, ho visto lo scooter con le chiavi inserite e ci sono salito – sorride Magic Marc – Ho chiesto a Tino se potessi prenderlo e mi ha detto di sì, ma onestamente anche se avesse detto di no sarei partito lo stesso...». Così il pilota della Honda è tornato in pista con la moto di riserva ed è comunque riuscito a centrare il quarto posto, a poco più di un secondo da Dovizioso. «Perché sono caduto? Non lo so, e non credo che lo sappiano nemmeno gli altri che hanno avuto la mia stessa sorte – racconta – La pista era molto, molto scivolosa e forse io non ero troppo concentrato. L'unica cosa che so è che stavo andando piano, per riscaldare le gomme: poi ho iniziato a spingere e ho perso l'anteriore. Tutti questi incidenti mi spaventano per la gara, se dovesse piovere anche domani».
Lorenzo annega nella pioggia
Jorge Lorenzo, invece, non è caduto, ma con la pioggia non si è proprio trovato: «Con l'asciutto forse non ero competitivo come nelle altre gare, ma potevo arrivare tra i primi cinque-sei – ammette – Ma con il bagnato non sono andato bene da nessuna parte: in frenata, a centro curva, in accelerazione. Era come guidare sul ghiaccio o sulle uova. Rossi è stato più furbo: ha montato una nuova gomma dura al posteriore e ha migliorato di quattro secondi, mentre a parità di pneumatici anche lui non era a suo agio». Ma la pista bagnata è da sempre una sfida ostica per Por Fuera: «Se piove troppo, la pista è troppo scivolosa o le gomme sono troppo dure rispetto all'aderenza non mi fido della moto, quindi non riesco ad andare veloce. Oggi mi sono sentito distantissimo dai migliori. Non sono mai stato uno dei migliori con la pioggia, ma qui in particolare la situazione è tutt'altro che ideale per me. Devo provare a fare qualcosa, ma in gara dipenderà molto dalle condizioni».
Un'ottima possibilità
Insomma, con gli spagnoli in crisi e lontani dalla prima fila, Valentino Rossi ha una grande chance di ridurre ulteriormente il distacco in campionato: «La gara è quella che conta e vedremo cosa dirà il tempo – conclude il tavulliese – Spero che sia asciutta, perché con il bagnato è tutto più incerto. E anche Marquez è insidioso e veloce, ha fatto quarto pur essendo caduto. Ma io sono veloce in tutte le condizioni, dunque sono ottimista».
- 02/07/2018 Beltramo: Valentino Rossi deluso, ma dopo uno spettacolo così...
- 02/07/2018 Tredicesimo posto per Espargaro, tradito dalla scelta della gomma
- 01/07/2018 Valentino Rossi contro Dovizioso: il podio sfuma in una staccata
- 01/07/2018 Marquez vince una battaglia epica: «Trionfo favoloso». Podio spagnolo