24 aprile 2024
Aggiornato 10:30
Calcio - Serie A

Milan, giovedì l’Assemblea: i piccoli azionisti annunciano battaglia

La situazione del club di via Aldo Rossi è sempre più incresciosa e l’Assemblea degli Azionisti, prevista per giovedì 28 alle ore 16.00, scatenerà la rabbia dei tifosi ai quali la proprietà e la dirigenza rossonera dovranno dare delle risposte.

MILANO - È prevista per giovedì 28 aprile alle ore 16.00, l'Assemblea degli Azionisti dell’AC Milan, convocata per deliberare sul Bilancio di esercizio al 31 Dicembre 2015, sulla presentazione del Bilancio consolidato al 31 Dicembre 2015 e sulla Nomina dei Consiglio di Amministrazione. Inutile dire che sarà anche l’occasione per manifestare da parte dei piccoli azionisti tutta la rabbia e l’insoddisfazione del popolo rossonero alla luce di quanto combinato dall’attuale dirigenza nell’ultimo quinquennio.

J’accuse nei confronti della società
Il triumvirato Silvio Berlusconi, la figlia Barbara e Adriano Galliani finirà pesantemente sotto attacco proprio nel giorno in cui dovrà essere approvato il bilancio milanista del 2015 (-89,3 milioni di euro). Tra l’altro, proprio i piccoli azionisti rossoneri hanno fatto analizzare questi numeri da un gruppo della Bocconi e sulla base di questi dati il loro intervento giovedì all’Assemblea sarà un j’accuse durissimo nei confronti della società.

I piccoli azionisti vogliono risposte
Intanto ci ha pensato l’avvocato Giuseppe Scala, intervenuto a Tmw Radio, a preparare il terreno per la battaglia di giovedì con un’arringa radiofonica che non ha risparmiato nessuno: «Non so se sarà una battaglia, sicuramente i piccoli azionisti chiederanno alcune cose. Le quote dei piccoli azionisti sono risibili, il 99.97% del Milan è di Fininvest, quindi il senso della nostra presenza ha una sua funzione solo in relazione alle parole dello stesso Berlusconi il quale ha detto che il Milan è dei suoi tifosi. I piccoli azionisti hanno quindi il diritto/dovere di confrontarsi con l'attuale dirigenza e proprietà, che è solo custode protempore. Il compito della famiglia Berlusconi è di consegnare il Milan a fine mandato in condizioni migliori di come lo hanno ricevuto e questo non sta accadendo. Dopo venti anni a grandissimi livelli, la proprietà non si è accorta che il vento stava cambiando. Indipendentemente dalle risorse economiche, che comunque non sono poche, quest'anno staccheranno 90 milioni di euro dopo una campagna acquisti rovinosa. Il Milan è una società che perde ricavi da ormai tre anni registrando un passivo pari alla metà del fatturato, ma non si parla di cambio di progetto».

«Gestione schizofrenica»
Entrando più nello specifico, l’avvocato La Scala ha tenuto a precisare la posizione dei piccoli azionisti del Milan nei confronti di una gestione societaria definita schizofrenica: «La parte sportiva non si fonda con quella del marketing e c’è una netta divisione tra Galliani e Barbara Berlusconi. Questa distonia evidente è andata avanti per altri dodici mesi e i risultati che sono sotto gli occhi di tutti. Barbara Berlusconi non può rappresentare un'alternativa credibile a questo andazzo visto che non credo di averla mai vista in un'assemblea del Milan a rendere conto del suo operato. Su Galliani è come sparare sulla Croce Rossa, ci dirà che il Milan perde ricavi perché non è in Champions League, ma la verità è che 2+2 per il Milan non fa 4, ma 5».

«Il pericolo di vincere la Coppa Italia»
E a questo punto anche la finale di Coppa Italia viene vista come un pericolo: «La speranza di tutti noi appassionati rossoneri è di tenere botta fino alla fine e magari regalarci una soddisfazione con la Juventus. Ma con un pizzico di timore perché c’è la consapevolezza che un successo estemporaneo porti a dire la premiata ditta Berlusconi-Galliani che tutto va bene, mentre anche una vittoria eventuale in Coppa Italia non cambierebbe la situazione. Non che tifosi milanisti siano pronti a tifare contro il Milan, quanto piuttosto contro la gestione di questa società».

«Perchè certe commissioni ai procuratori?»
Per il futuro invece l’augurio è un altro: «Noi piccoli azionisti seguiamo con interesse l’ipotesi di vendita della società, ma non una trattativa come quella di Mr. Bee a cui nessuno di noi ha mai creduto. Adesso ci auguriamo che la prospettiva sia più seria e a valori più ragionevoli. Ci auguriamo che Berlusconi e il gruppo Fininvest verifichino la serietà dei compratori e passino la mano, perché hanno fatto il loro tempo e stanno collezionando un fallimento sportivo dietro l'altro. Giovedì chiederemo spiegazioni sulle singole operazioni di bilancio poco chiare, il deficit oltre ad essere economico è di programma, di proposte. Ci sono delle questioni di bilancio che saltano all'occhio di tutti, non si capisce perché siano state pagate certe commissioni ai procuratori. Il passivo è arrivato a cifre inconcepibili, tecnicamente il Milan è una società fallita che tiene botta grazie all'azionista di maggioranza. Bisogna invertire la tendenza, serve una revisione totale della gestione manageriale e sportiva. Se poi la prima iniziativa della dirigenza attuale fosse il rinnovo di Montolivo a cifre da campione allora si che ci sarebbe da restare sbigottiti».