La Ferrari inizia bene... e finisce male
Al mattino Sebastian Vettel monta le nuove gomme ultrasoft e stampa un tempo clamoroso, che lo piazza saldamente in testa alla classifica. Ma al pomeriggio si ferma a bordo pista, chiudendo con il brivido

BARCELLONA – Anche nella seconda giornata di test pre-stagionali della Formula 1 per la Ferrari è andato tutto liscio. Almeno fino a cinque minuti dalla fine del turno, quando sui monitor interni del circuito di Barcellona è comparsa un'immagine inequivocabile, che i tecnici (e i tifosi) della rossa di Maranello avrebbero preferito non vedere: la SF16-H di Sebastian Vettel ferma, parcheggiata a lato della pista, alla curva 3. Il motivo dello stop non è ancora stato reso noto, ma ha comunque costretto i commissari ad esporre per l'ultima volta la bandiera rossa, e a mettere fine anzitempo alle prove. Così il pilota tedesco ha chiuso con il brivido una sessione il cui bilancio, per il resto, non si può che ritenere positivo. Per la seconda volta in due giorni, infatti, il Cavallino rampante ha staccato il miglior tempo assoluto: stavolta addirittura un 1:22.802, due secondi meglio del crono di ieri e perfino della pole position del Gran Premio dello scorso anno. Un'ulteriore testimonianza della competitività della nuova monoposto italiana, ma anche delle potenzialità delle altrettanto nuove gomme ultrasoft: la mescola morbidissima che la Pirelli ha sfornato appositamente per questa stagione. La Scuderia, come la maggior parte delle altre squadre, l'ha provata per la prima volta sul finale della mattinata, per un solo giro: sufficiente, però, per prendere in mano la vetta della lista dei tempi e non cederla più per il resto del martedì.
Impeccabile Mercedes
Dall'altra parte della barricata c'è una Mercedes oggi meno brillante sul fronte cronometrico (Nico Rosberg ha chiuso solo quarto, a due secondi dalla Ferrari e dietro anche alla Red Bull di Daniel Ricciardo e alla Force India di Sergio Perez), ma sempre più impressionante su quello dell'affidabilità. Ieri, all'esordio assoluto, si era fermata a poco meno di 160 giri; stavolta ha raggiunto quota 172, vale a dire oltre 800 km in sole otto ore di test. Con una freccia d'argento che viaggia già così, senza accusare il benché minimo problema fin dalla prima uscita dai box, precisa come un orologio svizzero, gli avversari non possono che essere preoccupati. Assisteremo all'ennesima stagione monopolizzata dalla squadra tedesca? Spetta alla Ferrari il difficile compito di impedirlo. Continuando a lavorare senza ulteriori stop, nelle prossime giornate di questo breve ma cruciale inverno di test.
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