19 aprile 2024
Aggiornato 17:00
Calcio - Serie A

Milan: addio a Mr.Bee, tornano gli americani

Sembra definitivamente tramontata l’opzione cino-thailandese per la cessione del pacchetto di minoranza del Milan. Bee Taechaubol ancora non è riuscito a mettere insieme la cifra pattuita con Berlusconi ed è per questo che si è rifatto sotto il fondo americano Madison.

MILANO - C’era una volta Mister Bee. E adesso non c’è più. Inizio e fine di una storia all’apparenza simpatica, allegra, giocosa, ma in realtà molto più drammatica di quanto non sembri. Tutto è cominciato quando diversi mesi fa un uomo d’affari thailandese, tale Bee Taechaubol, si presentava al cospetto di Silvio Berlusconi con un’offerta da capogiro per acquisire un pacchetto di minoranza dell’Ac Milan: 480 milioni di euro per il 48% delle quote.
Opzione fantasmagorica che ha scosso l’intero mondo della finanza, dapprima incredulo, poi sbalordito, alla fine convinto della bontà dell’operazione. Tanto che alla fine, a parte pochi diffidenti, è stato un generale omaggio al genio creativo e all’abilità di venditore dell’ex premier.

Mr. Bee a Chi l’ha visto
Peccato che dopo le prime avvisaglie entusiasmanti, il clima attorno al faccendiere dell’estremo oriente si sia lentamente raffreddato. Il famoso closing, evocato a più riprese dallo scorso mese si maggio, è stato via via rimandato, tanto che adesso nemmeno se ne parla più e il povero Mr. Bee è scivolato miseramente nei titoli di coda della trasmissione televisiva «Chi l’ha visto».
Le ultime notizie che lo riguardano parlano di uno smembramento della cordata cino-thailandese che Taechaubol aveva messo in piedi, causata dalla crisi sempre più opprimente del mercato asiatico che avrebbe compromesso il buon esito dell’operazione.

Il fondo Madison interessato al Milan
Ed ecco il coup de théâtre, anticipato dal quotidiano economico Milano Finanza: vista l’oggettiva difficoltà di concludere la transazione con il fronte asiatico, Berlusconi avrebbe ricominciato a strizzare l’occhiolino agli americani. Il fondo d’investimento Madison, che già in passato era stato accostato al Milan, sarebbe infatti tornato alla carica sia con la famiglia del presidente rossonero che con i consulenti di Fininvest. Addirittura facendo una deroga all’abituale regola di investimento degli americani: gli investitori americani, infatti, normalmente non valutano l’acquisizione di quote di minoranze nel mondo del calcio, ma questa volta il fondo Madison sarebbe pronto ad accettare le condizioni del massimo dirigente milanista, disposto a cedere solo il 48% del club di via Aldo Rossi, almeno all’inizio.
Una cosa è certa. Le cifre alle quali Berlusconi stava trattando con Bee Taechaubol non sono nemmeno lontanamente paragonabili a quelle proposte dagli americani che valutano l’Ac Milan attorno ai 600 milioni. La Fininvest in questo modo ne incasserebbe meno di 300, ma come si dice in questi casi, meglio pochi, maledetti e subito che niente.