20 aprile 2024
Aggiornato 10:00
Calciomercato

Milan, grandi manovre in panchina

Il futuro di Sinisa Mihajlovic sembra comunque segnato. Il presidente rossonero non è soddisfatto del rendimento del Milan e sogna di portare finalmente sulla panchina rossonera l’attuale commissario tecnico della Nazionale Antonio Conte. L’alternativa potrebbe essere un altro ex ct, Cesare Prandelli, attualmente libero.

MILANO - Appena 5 minuti. È questo il tempo che il presidente Berlusconi ha concesso alla visione dell’allenamento del Milan questa mattina. Arrivato a Milanello attorno alle 12.30, la rapida occhiata al lavoro dei ragazzi sotto la guida di mister Mihajlovic ha preceduto il pranzo di lavoro organizzato per gli sponsor nella Club House del centro sportivo di Carnago, al quale ha partecipato anche la figlia Barbara.
Anche stavolta a metà pranzo i convitati sono stati interrotti dall’attesa intrusione della squadra, a cui sono seguite presentazioni e le foto di rito.

Sinisa, il futuro in 3 partite
Un’atmosfera serena e distesa in casa Milan. O almeno così sembrerebbe. La verità è che Silvio Berlusconi è tutt’altro che contento del rendimento dei rossoneri allenati da Mihajlovic. I risultati altalenanti, ma soprattutto la scadentissima qualità del gioco, sembrano aver minato definitivamente la fiducia del patron milanista nei confronti del tecnico serbo, tanto che si sussurra che le prossime tre partite, assolutamente abbordabili con Verona in casa, Frosinone fuori e Bologna in casa, potrebbero rivelarsi decisive per il destino del mister di Vukovar.

Berlusconi, un sogno chiamato Conte
Si sussurra addirittura che Silvio Berlusconi avrebbe bloccato ulteriori investimenti nel mercato di gennaio per concentrarsi già sulla prossima stagione quando potrebbe finalmente coronare il suo sogno: portare Antonio Conte sulla panchina del Milan.
Non è un mistero che l’attuale Ct fa sia già stato contattato da Galliani due estati. Allora il tecnico leccese era ancora l’allenatore plurivincitore dei tre scudetti alla Juve e per questo non se ne fece nulla. Da lì a qualche settimana le cose precipitarono, Agnelli e Conte decisero di risolvere consensualmente il loro contratto, ma a quel punto il Milan aveva già deciso di affidarsi a Pippo Inzaghi.

Conte in azzurro fino agli Europei
Ora il rapporto tra il commissario tecnico e la Federazione Italiana Giuoco Calcio è piuttosto chiaro: si va avanti insieme fino agli Europei, dopodiché, a meno di clamorose sorprese, ognuno per la sua strada. È giusto ricordare che sulle tracce di Conte ci sono diversi top club europei, affascinati dal percorso vincente della sua Juventus, ma il fascino dell’ex club più titolato al mondo, la voglia di rivincita dell’ex tecnico bianconero e le virtù affabulatorie di Silvio Berlusconi potrebbero convincere l’uomo dei tre scudetti consecutivi all’ombra delle Mole ad accettare questa nuova ed entusiasmante sfida a Milanello.

L’alternativa è Prandelli
Se invece la situazione al Milan dovesse precipitare in maniera irrimediabile, tanto da costringere la dirigenza a sollevare prima del tempo Mihajlovic dal suo incarico, ecco che si farebbe largo l’esigenza di un nuovo tecnico subito. Esclusa in partenza - e per ovvi motivi di opportunità - la soluzione Brocchi-Tassotti, ecco farsi largo la figura autorevole e molto apprezzata ad Arcore di un altro ex commissario tecnico, Cesare Prandelli, secondo i bene informati addirittura già contattato dai vertici di via Aldo Rossi prima della gara contro la Sampdoria. Un testa a testa «nazionale» per la panchina del Milan.