3 maggio 2024
Aggiornato 21:00
Successo in casa Honda

Pedrosa, la rivincita del gregario che batte tutti i campioni

Anche in una stagione in cui non è mai stato tra i migliori, resa ancor più difficile dall'intervento chirurgico all'avambraccio a inizio anno, Dani riesce a tirar fuori dal cilindro la vittoria nel Gran Premio del Giappone

MOTEGI – Anche in questa stagione, e oltre ogni pronostico, è riuscito a mantenere intatto il suo record. Da quando ha fatto il suo esordio in MotoGP, Dani Pedrosa ha vinto almeno un Gran Premio ogni anno. Farcela pure stavolta sembrava un'impresa al limite del possibile, contro l'imbattibile duo della Yamaha che monopolizza le prime posizioni in classifica. Invece, proprio nella gara di casa della sua Honda, a Motegi, il pilota spagnolo ha vestito i panni del proverbiale terzo incomodo. Tra i due litiganti. «Ho deciso di partire con la gomma morbida al posteriore, ma quando ho iniziato il giro di formazione, la sensazione non era positiva – racconta – Mi sono chiesto se passare alla dura, ma ho comunque cominciato così la gara. All'inizio stavo molto attento, non potevo spingere ed ero abbastanza lento, perché sapevo che sarebbe stato importante tenere le gomme in buone condizioni per il finale: qui ci sono molte curve da prima e seconda marcia e bisogna accelerare parecchio. Jorge e Valentino, invece, erano superveloci e perdevo così tanto terreno che in quel momento non avrei mai pensato di poter recuperare tutto quel distacco».

La rimonta
Poi, la situazione è cambiata: le Yamaha sono andate in crisi con i loro pneumatici e Pedrosa ha potuto finalmente abbandonare la cautela dei primi giri. «Loro hanno iniziato a perdere, mentre io mantenevo il mio tempo sul giro – prosegue il centauro iberico – Continuavo a cercare di non stressare le gomme, ma pian piano recuperavo su Dovizioso. Quando l'ho superato pensavo che un podio sarebbe stato un bel risultato, ma era difficile immaginare di poter superare anche Jorge, che non riuscivo neanche a vedere. Invece, un giro dopo l'altro il mio tempo restava stabile e io mi avvicinavo. Ho cercato di restare calmo e di fare il mio lavoro: usavo delle traiettorie diverse in pista per cercare di più il lato bagnato della pista». E così, sorprendentemente, Pedrosa è riuscito a scavalcare nel finale sia Valentino Rossi che Jorge Lorenzo: «Gli ultimi giri, quando ero davanti, sono stati belli, perché era da tanto tempo che non vincevo». Per la precisione, dal Gran Premio di Repubblica Ceca dello scorso anno. E, nel frattempo, a complicare le cose ci si era messo anche l'intervento chirurgico all'avambraccio di inizio stagione: «Dall'operazione in poi sono successe tante cose prima che potessi arrivare qui – ammette Dani – Ma, più ancora della vittoria, oggi, l'importante è che mi sono divertito molto in gara, mi sentivo bene e questo è il lato bello della MotoGP. Mi sono goduto la corsa, come era accaduto nell'ultimo Gran Premio con la battaglia contro Valentino. Sto davvero migliorando a vista d'occhio: so che sull'asciutto la Yamaha ha un ottimo passo rispetto a noi, ma oggi abbiamo colto la chance della pioggia e finalmente abbiamo regalato alla Honda il successo nel suo GP di casa». Un successo che ha il sapore del riscatto per l'eterno gregario del team giapponese.