20 aprile 2024
Aggiornato 08:30
Promossi e bocciati in MotoGP

Le pagelle: Solo Lorenzo impeccabile, Rossi può far meglio

Il DiariodelWeb.it dà i voti ai protagonisti del Gran Premio di Francia: bene le Yamaha, così così le Ducati, rimandate le Honda. Con qualche giudizio sorprendente anche tra i volti meno noti

LE MANS – Destini incrociati per le tre grandi case nel Gran Premio di Francia di MotoGP. Una Yamaha formato gigante, dal punto di vista tecnico e umano, grazie alle prestazioni monstre dei suoi due piloti Valentino Rossi e Jorge Lorenzo. Una Honda tradita dal caldo, che ha reso le sue gomme anteriori come dei chewing gum, facendo cadere più di uno dei suoi piloti. E una Ducati terza incomoda, che porta a casa punti pesanti in campionato ma è sempre più distante dalla vetta. Le valutazioni sulla gara di Le Mans nelle pagelle del DiariodelWeb.it.

JORGE LORENZO – voto 10. Incredibile. Non troviamo altri aggettivi per definire l'autentica trasfigurazione di cui il maiorchino è stato protagonista negli ultimi due Gran Premi. Da quando la conferma della Yamaha anche per il 2016 gli ha dato un'inaspettata iniezione di fiducia, Lorenzo si è scrollato di dosso i fantasmi dell'anno passato ed è tornato quello dei due Mondiali in MotoGP. Per la seconda gara di fila, non ha sbagliato nulla: stavolta ancora meglio che nel suo appuntamento di casa, grazie alla sua partenza aggressiva che gli è valsa tre quarti di vittoria. Ora Valentino Rossi deve cominciare seriamente a tremare.

VALENTINO ROSSI – voto 8. Anche per il Dottore un film già visto. Weekend cominciato male, alla disperata ricerca del giusto assetto, che finalmente ha trovato appena in tempo per la gara. Così, dopo aver raggiunto la giusta familiarità con la messa a punto della sua M1 nelle prime fasi di gara in cui annaspava in quinta posizione, ha iniziato la sua consueta rimonta. Ma era ormai troppo tardi per impensierire il suo compagno di squadra, scappato in testa. La sua corsa è stata l'ennesima prestazione da maestro, ma ora che la battaglia inizia a farsi seria, contenere i danni non basterà più. Occorre farsi trovare pronti all'appuntamento fin dalle qualifiche, altrimenti bisogna prepararsi ad un'annata tutta in salita.

ANDREA DOVIZIOSO – voto 7,5. Nelle prime fasi di gara, insieme al suo compagno di squadra Andrea Iannone, mette sotto pressione il leader Jorge Lorenzo. Poi, pur facendo del suo meglio per tenere il passo di Rossi, si accontenta di mettere in sicurezza il suo quarto podio stagionale. Il suo compitino lo realizza in maniera impeccabile, ma non basta a mantenere il ruolo di primo inseguitore di Vale in classifica mondiale. La sua Ducati ha ormai perso lo sprint dei primi Gran Premi.

MARC MARQUEZ – voto 5,5. La pole position conquistata al sabato è stata l'unico acuto del suo weekend. In gara, ancora una volta, il talentino spagnolo è apparso l'ombra di se stesso. Una partenza a rallentatore lo ha fatto scivolare lontano dai migliori, di cui non è stato mai capace di tenere il passo. Poi, come gli era già accaduto in diverse occasioni tra venerdì e sabato, è finito lungo ben due volte, ritrovandosi addirittura in sesta posizione. Solo una titanica battaglia finale con Iannone e Bradley Smith gli ha consentito di riconquistare il quarto posto. Troppi errori, per un pilota che difende un doppio titolo mondiale: anche considerando la scusa delle alte temperature, che rimpiazza quella del dito fratturato.

DANI PEDROSA – voto 5. L'insufficienza non è pesante visto che questo era il suo Gran Premio di rientro dopo la lunga assenza per recuperare dall'operazione chirurgica all'avambraccio. Nelle prove libere ha subito ripreso un buon ritmo, ma la gara non ha avuto lo stesso andamento, cadendo già al primo giro alla curva 4. È riuscito a risalire in moto e a rimontare, ma il 16° posto finale non è poi molto meglio di quanto era stato in grado di portare a casa il suo inesperto sostituto Hiroshi Aoyama.

CAL CRUTCHLOW – voto 5. Il portacolori del team di Lucio Cecchinello ha messo fine alla sua striscia positiva. Ha perso l'anteriore della sua Honda nella frenata in discesa della curva 6 e l'incidente ha concluso la sua gara proprio mentre si trovava in un'ottima settima posizione. Peccato.

SCOTT REDDING – voto 4. Ancora peggio è andata all'altro britannico, la cui corsa è addirittura durata soltanto tre giri prima di schiantarsi alla La Chapelle. Gara decisamente da dimenticare, la sua.

NICKY HAYDEN – voto 7. La sua miglior gara del 2015, in cui è stato il più forte di tutti nella classe Open. Si è addirittura affacciato nella top ten ad inizio gara, ma il sorpasso subìto dalla Suzuki ufficiale di Maverick Vinales lo ha fatto arretrare all'11° posto, poi conservato fino alla bandiera a scacchi.